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Racconto a puntate : "L'agente spaziale subatomico Rock Rockers" - CONCLUSO
Caramon77:
Tende che si chiudono. Musica a coprire. Intervallo.
Rock era riuscito nel suo intento. Il come non è importante, dopotutto un agente deve essere pronto a qualunque sacrificio per portare a termine la missione assegnata. Ufficialmente poteva direi di aver torturato un avversario, il fatto che costui fosse condiscendente poteva risultare un dettaglio superfluo. Come l'inversione di ruoli e il costume da gatto che Rock aveva dovuto indossare e tante altre piccolezze.
Comunque il topek gli aveva confidato i segreti del sistema di allarme. Senza correre troppo (fare il proprio dovere può essere doloroso) raggiunse una filiale della banca e si avvicinò alla telecamera del sistema di sicurezza. La procedura per ottenere l'accesso al caveau era particolare e non poteva essere altrimenti.
Rockers si spogliò e apparve davanti all'occhio elettronico in perizoma di sottile pelo zebrato. La parte superiore del corpo era "coperta" da una maglietta che arrivava all'ombelico con scritto "Italians do it better". Le infradito con la zeppa erano un aggiunta gradita. Unendo le labbra e simulando un bacio alla telecamera ottenne l'effetto sperato: il sistema riconobbe la combinazione e fornì una tessera di accesso illimitato.
Rock pensò che fosse meglio rivestirsi. Venne ignorato dai cassieri e scese al piano inferiore, dove un umano di guardia gli rivolse alcune domande. A Rock parve che fosse agitato.
"Nome e cognome?"
"Manolo Lopez"
"Un documento prego..."
Cacchio... per quanto ti prepari, per quanto ti sacrifichi il destino beffardo ne sa sempre una più di te. Chi poteva immaginare che per accedere al caveau di una delle principali banche del pianeta ci volesse un documento?
"L'ho dimenticato alla Spa" - disse, adottando lo sguardo quindici, ovvero noia, superiorità di classe, un filo di disprezzo. Nel pronunciare 'Spa' inoltre, fece in modo di esalare un fiato opportunamente aromatizzato, grazie agli impianti bionici nelle sue guance, con odori di cloro, caviale, champagne e balsamo al patchouli.
Il sorvegliante subì l'influsso del letale attacco psichico, ma quando tornò a guardare il computer questo insisteva...
"Mi spiace, ma senza un documento non ho la possibilità di farla accedere" - stava sudando...
"Ma io ho questo" - disse Rock, mostrando la tessera dorata.
"Ah... non so se è sufficiente" - l'addetto prese la tessera e la inserì nel computer. Sugli schermi di tutta la banca apparve una foto di Rockers in tenuta 'speciale', perizoma, maglietta e infradito con la zeppa, ma Rockers non poteva saperlo.
"Molto bene" - disse la guardia - "attenda un momento..."
Sparì dietro una porta secondaria. Riapparve con altri quattro tizi, due umani e due topek. Rock era stato tradito. I guardiani puntavano due fucili destilizzatori e tre pistole (vere) contro di lui. Agì prima che potessero parlare. Si lasciò cadere a terra mentre lanciava in alto una delle sue armi preferite. Una strobosfera fluttuante robotica che lanciò sputacchi di gel colorato cangiante sulle alogene che divennero luci stroboscopiche, e nano diffusori acustici che iniziarono a diffondere le prime note di un noto successo degli Earth, Wind and Fire. Una combinazione letale. Un attimo prima i due topek premettero i grilletti dei fucili destilizzatori che colpirono la sfera mentre si stava elevando. I flussi, mutati dalla sfera e riflessi ovunque, donarono a tutti un perfetto stile terrestre 'anni settanta' con pantaloni a zampa, camicie fantasia, capelli lunghi e occhiali specchiati, oppure completi bianchi o dorati, oppure tenute da nativo americano e altro. Pur attaccandosi disperatamente al loro dovere le guardie furono costrette a ballare e spassarsela, ma una di esse riuscì a premere il pulsante d'allarme.
Ne scesero altri. Rock sparò nuovamente alla sfera con il fucile destilizzatore. Ne vennero ancora ed ancora e Rockers fu sempre pronto. La sala d'aspetto del caveau divenne una discoteca affollata. Rock approfittò della confusione per rubare le chiavi alla prima guardia ed entrare nell'area protetta.
Dietro di lui musica ad alto volume, di fronte a lui una sola cassetta che attivò col codice che il suo collega dei servizi segreti era riuscito a rubare (con sommo sacrificio, infatti ora era prigioniero sul pianeta Vegan dove veniva torturato ad ogni pasto). La cassetta attivò la ricomposizione del contenuto, che era stato scomposto e digitalizzato, e consegnò a Rock un quadernone.
Eccolo qui. Il malvagio piano per la conquista del mondo.
Lo lesse brevemente... mostruoso... avrebbero clonato i protagonisti dei vecchi programmi idiotizzanti, ma grazie ad innesti robotici li avrebbero resi più stupidi, più artificiali e, soprattutto, immortali! Conteneva istruzioni precise per realizzare questo progetto. L'umanità si sarebbe ridotta a larve prive di volontà che avrebbero accettato tutto, schiavi senza intelletto alla mercé dei topek e di alcuni uomini privi di scrupoli.
Il piano andava distrutto... Rock aveva un idea. Provò codici a caso. Tutta robaccia : gioielli, documenti, azioni, denaro... poi finalmente ciò che cercava : un sacchetto di dimensioni interessanti, sigillato, ma morbido e frusciante. Il suo biglietto per la salvezza. Aprì il sacchetto e vi trovò quanto necessario per produrre, con i fogli del quadernone, decine di spinelli.
Gli ospiti della festa, là fuori, li gradirono, e il piano per la conquista del mondo dei topek andò in fumo, tra brillantini e bassi potenti.
Prima di dileguarsi e considerare conclusa la missione, Rock Rockers, agente spaziale subatomico, si concesse qualche ora di spasso, dopotutto se lo meritava. Un altro successo da appuntare al medagliere del più coraggioso, atletico ed elegante agente segreto della storia.
FINE
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