Riporto alcuni stralci della (a mio avviso ridicola) critica su MyMovies:
"Era da parecchio tempo che non si vedeva un film di guerra intriso di un tale peso propagandistico come Act of Valor. Non eravamo più abituati a veder trionfare sullo schermo l'etica manichea, l'eroismo come valore assoluto e un bonario cameratismo tra soldati accompagnato da una totale devozione alla famiglia."
"La materia narrativa è tanto sottile e pretestuosa che non lascia dubbi sulle sue vere intenzioni: si tratta di fare un film di genere violento e concitato, un Rambo 2.0 più vicino a Call of Duty che a un documentario di propaganda."
E altro...
Non sono minimamente d'accordo. Se consideriamo il prevedibile trionfo dei buoni come un difetto, in questo genere cinematografico, allora dobbiamo bocciarne il 95%. E' ridicolo, poi, considerare sottile la "materia narrativa" (sperando che io capisca cosa intende il recensore), è un film di azione, ce ne sono di assai celebrati che presentano una trama ridicolmente lineare e vuota. Qui la storia c'è. E' troppo semplice? Amen, la faccenda che questi Seals devono risolvere è quella che viene presentata. Se poi si considera "materia narrativa" la quantità di informazioni che consente allo spettatore di farsi un'idea chiara di ogni cosa, allora, ok, ci sono alcuni salti, ci sono alcune omissioni, ma non mi sono mai sentito confuso.
Le riprese in soggettiva, stile Call of Duty, come dice il recensore, non sono un difetto, avvicinano enormemente lo spettatore.
In un mondo cinematografico fatto di scene inventate, azioni irreali, armi e strumenti finti poter vedere un film che è anche realistico al 100% è un privilegio, per me è da 4/5 o più, se poi non piace il genere, non piace l'evidente (nel film) superiorità dell'addestramento e dell'equipaggiamento dei Seals, non piace il "lieto fine" è un altro discorso, ma questa pellicola è superba, a mio avviso.