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Prima di chiedere ... leggi! Breve guida alla scelta di un'eReader

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Indiana Joe:
Questo post sarebbe da leggere PRIMA…  :)

Gli schermi dei lettori di ebook hanno un substrato in vetro, e questo vetro, per ragioni di peso e manegevolezza, è relativamente sottile.
Anche i lettori, per gli stessi motivi, sono in genere sottili.
Ne consegue che un lettore, sottoposto ad uno schiacciamento o ad una pressione, può ritrovarsi con lo schermo rotto.

La rottura dei display è, statisticamente, un evento abbastanza raro e non più frequente della rottura dello schermo di un qualsiasi pc portatile.

Lo schermo spezzato è riconoscibile da righe e venature sull'immagine, a volte brevi e a volte che coprono tutto lo schermo. Poiché il vetro è sotto, e in superficie è ricoperto da una membrana di plastica, esteriormente lo schermo sembra intatto e perfettamente liscio. Ma se vi compaiono strane righe o parte dello schermo non funziona più potete essere certi che lo schermo è spezzato.
Gli schermi spezzati, ovviamente, non sono mai coperti da garanzia. Infatti non si tratta di un difetto di fabbricazione, ma della conseguenza di qualche evento esterno.

Sui forum si trovano facilmente lamentele del tipo: "l'ho trovato così", "non mi è mai caduto", "l'ho sempre trattato con cura"…
Spesso la rottura non è causata da urti o cadute (a me è caduto anche stamattina, senza problemi) ma è causata dal trasporto. Se infiliamo il reader in uno zaino, in una borsa, o in una tasca insieme ad altri oggetti, può succedere che qualcosa prema sullo schermo o che il lettore venga sottoposto a torsione o flessione e in queste condizione il vetro ovviamente si spezza.
Però, anche col vetro spezzato, lo schermo sembra sempre intatto, se era visualizzata una pagina o una immagine, questa continuerà a vedersi perfettamente (ricordate, il vetro sta dietro e non lo vediamo).
Solo quando lo riaccendiamo, o cambiamo pagina, compariranno le fatidiche righe, dando l'impressione che lo schermo si sia rotto mentre eravamo seduti tranquilli a leggere…

Come fare per prevenire le rotture?

1) Attenzione al trasporto! Ogni volta che mettiamo il lettore in una borsa pensiamo sempre: Può essere schiacciato? C'è qualcosa nella borsa che può premere sullo schermo? Si può spostare?
Evitate accuratamente le tasche degli abiti se salite su mezzi pubblici o frequentate luoghi affollati, e occhio a non schiacciarli quando vi sedete!

2) Usiamo una custodia rigida. Attenzione alle custodie morbide, che lo proteggono da polvere e graffi ma non offrono alcuna protezione nei confronti degli schiacciamenti! Anche usando una custodia rigida pensate sempre al punto 1) ;)

3) Evitiamo di appoggiarci sopra qualcosa. Sembra strano, ma una parte dei lettori che ho riparato si sono rotti perché ci era stato appoggiato sopra un altro libro (cartaceo) o addirittura perché ci si era seduto sopra il gatto!

Luke

Indiana Joe:
Ecco una lista dei problemi più frequenti dei lettori di ebook. La maggioranza sono problemi risolvibili in proprio, o semplicemente di un errore di utilizzo del lettore.

1) Il lettore è bloccato. Non riesco a spegnere il lettore. Il lettore non risponde ai comandi.

Prova a mettere in carica il lettore per almeno 4 ore. La tecnologia E-Ink non necessita di energia per mantenere la pagina visualizzata. Quando la batteria si scarica o viene rimossa, resta impressa in eterno l'ultima pagina, dando l'impressione che il lettore sia bloccato.
Assicurati di utilizzare per la ricarica una presa USB in grado di fornire almeno 500 mA, le prese su PC portatili, hub USB, tastiere, monitor in genere non sono idonee a fornire questa corrente minima. Se disponibile nella confezione, usa sempre il caricabatteria originale.
Dopo una scarica prolungata, potrebbe essere necessario effettuare una ricarica di 12 ore prima di ripristinare il funzionamento.
Metti in carica il lettore spesso, anche con ricariche parziali, e assicurati di non scaricare mai a fondo la batteria. In questo modo le assicurerai una lunga vita!

2) Il lettore si blocca durante l'uso. Il lettore è lento a rispondere ai comandi.

Controlla che non si tratti semplicemente della batteria scarica (vedi FAQ numero 1). In genere i lettori di ebook non avvisano che la batteria è quasi scarica e si spengono all'improvviso.
Assicurati che non sia colpa del file che stai leggendo. Spesso files trovati in rete, o convertiti in proprio da altri formati, non sono rispondenti strettamente agli standard e possono facilmente causare il blocco o il rallentamento durante la lettura.
Potrebbe trattarsi della memoria interna corrotta. La corruzione della memoria avviene quando si scollega il lettore senza prima effettuare la rimozione sicura dell'hardware, oppure per l'azione di virus che cercano di installarsi nella memoria del lettore, o anche ad interventi sulla partizione di memoria (correzione di errori, deframmentazione, riformattazione). Si risolve facilmente reinstallando il firmware, operazione che in genere ripristina anche la partizione di memoria. Consulta la procedura per ogni singolo modello.

3) Il lettore non tiene più il segno. Ad ogni accensione mi chiede la lingua. Quando spengo perde le mie impostazioni.

Si tratta della memoria interna corrotta. Probabilmente oltre a questo problema avrai notato anche dei blocchi improvvisi durante la lettura.
La corruzione della memoria avviene quando si scollega il lettore senza prima effettuare la rimozione sicura dell'hardware, oppure per l'azione di virus che cercano di installarsi nella memoria del lettore, o anche in seguito ad interventi sulla partizione di memoria (correzione di errori, deframmentazione, riformattazione).
Si risolve facilmente reinstallando il firmware, operazione che in genere ripristina anche la partizione di memoria. Consulta la procedura per ogni singolo modello.

4) La batteria non tiene la carica. Il lettore dopo poche decine di pagine è già scarico.

Leggi QUA.

5) Sono comparse delle righe sullo schermo, che rimangono anche se spengo. Alcune zone dello schermo non vengono aggiornate.

Si tratta dello schermo spezzato. Leggi QUA.


Luke

Indiana Joe:
Il PDF non è un formato di ebook.

Il PDF nasce come formato per trasferire i documenti dall'editore alla tipografia in modo che nel trasferimento il contenuto resti assolutamente invariato.

Visualizzazione dei PDF
Solitamente il PDF viene realizzato su una determinata ed invariabile dimensione di pagina, e questa dimensione di pagina è quasi sempre l'A4.
La pagina A4 ha una dimensione di circa 21 x 30 centimetri, e pertanto risulta molto difficile visualizzare una pagina così grande su uno schermo di un lettore che di solito è di 9x12 cm, ovvero meno di un sesto! I caratteri di una pagina A4, se visualizzato su un 6", risultano alti circa un terzo di quelli che otteniamo stampandolo, ed ingrandendo la pagina ne possiamo vedere solo una porzione…

Per poter visualizzare correttamente un PDF su un ebook reader, questo deve essere creato appositamente per essere visualizzato su uno schermo da 6", ma in questo caso, se stampato o visto su uno schermo più grande, i caratteri risulteranno giganteschi…

Il consiglio spassionato è di evitare di usare i PDF nei lettori di ebook… :)

Conversione dei PDF in altri formati.
Impossibile.
Come già detto, il PDF nasce per essere non modificabile, e quindi anche la conversione risulta molto difficile o in alcuni casi letteralmente impossibile.

Per comprenderne il motivo bisogna sapere che ogni pagina del PDF è un contenitore dove vengono posizionati degli oggetti. Questi oggetti possono essere testi immagini o altre cose che non ci interessano.
Per comporre la pagina, possiamo posizionare questi oggetti nell'ordine che preferiamo, tanto una volta stampato l'aspetto sarà lo stesso.
Se ad esempio abbiamo un testo a due colonne, possiamo inserire tutto il testo nella prima colonna e poi passare a riempire la seconda. Ma potremmo anche inserire la prima riga della colonna di sinistra e poi la prima riga nella colonna di destra, per poi tornare a sinistra e poi tornare a destra. Oppure potremmo anche inserire tutte le "a" al loro posto, poi le "b" e così via, fino a completare la pagina… Una volta stampato (su carta o su schermo) l'aspetto sarà esattamente identico…

Ma non il contenuto!!! Essendo un file, la sfilza dei caratteri nel primo caso sarà (circa) nella sequenza che ci aspettiamo leggendo la pagina, nel secondo caso sarà una sequenza di frasi della prima colonna e della seconda tutte mischiate… Infine, nel terzo caso avremmo una sfilza di "aaaaaaaaaabbbbbbbbccccccc…" che nulla ha a che vedere coll'interpretazione che l'essere umano attribuisce alla pagina stampata! :(
Il terzo caso ovviamente è un'esagerazione, ma serve per fare capire che in un PDF non è contenuto un "testo" bensì una "sequenza di oggetti". Chi decide la sequenza di oggetti è il software che genera il PDF, e spesso questa sequenza viene ottimizzata per poter consentire una apertura del file più veloce, e pertanto la sequenza dei caratteri può essere mischiata in modo imprevedibile.

Questa imprevedibilità del contenuto rende molto ardua la conversione del PDF in un qualsiasi altro formato senza l'intervento umano.

Conversione del PDF in altri formati (bis)
Adesso che avete capito da dove possono nascere i problemi, e se proprio volete ostinarvi a convertire i vostri PDF invece che procurarvi un ePub o almeno un .rtf, vediamo come affrontare il problema.

Nota 1: Evitate l'uso dei programmi di conversione direttamente sul PDF. Programmi come l'ottimo Calibre o altri prodotti che promettono miracoli, ben poco possono fare contro l'imprevedibilità del contenuto. Usate sempre l'approccio manuale.

Nota 2: Se il PDF contiene molte immagini, formule e tabelle, riquadri di testo ed altre amenità simili, compratevi un iPad e tenetevi il PDF così com'è… Ne guadagnerete in salute!

1) Per PDF di testo, o di testo con qualche immagine, iniziate a copiare tutto il testo ed incollarlo in un word processor. Consiglio l'uso di LibreOffice od OpenOffice per motivi che saranno più chiari in seguito.

2) Controllare sommariamente il testo per verificare che sia sequenziale e che non ci siano testi mischiati. In questo caso il lavoro di conversione diventa molto difficile, ma possibile confrontando riga per riga col PDF originale, ed è comunque sconsigliabile.

3) Nel testo incollato troverete molto probabilmente delle interruzioni di riga indesiderate, che corrispondono ad ogni fine riga del PDF. Rimuoveteli uno per uno, oppure usate una macro come MyTXTcleaner o gRTF, che si occupano in maniera automatica della rimozione (senza fare miracoli…).  Le macro citate funzionano solo sotto LibreOffice / OpenOffice.
Una volta ripulito il testo con le macro controllate che non siano stati rimossi anche degli "a capo" necessari, come quelli dopo le intestazioni o nelle citazioni di poesie.

4) Salvate il testo in un formato convertibile, come .odt o .rtf

5) Convertite il file ottenuto in ePub usando Calibre o Writer2ePub.

Luke

Indiana Joe:
La qualità di "stampa" di un ereader in tecnologia e-paper dipende da molti fattori.


* dal tipo di schermo
* dal firmware del lettore
* dalla "waveform"
* dalle condizioni ambientali.
Partiamo da queste ultime: gli schermi a inchiostro elettronico, come sappiamo, sono schermi meccanici che utilizzano il principio dell'elettroforesi. Per produrre l'immagine vengono spostate fisicamente delle particelle all'interno di un liquido viscoso. Ora, le condizioni ambientali possono influire su questo processo. La temperatura, ad esempio, può aumentare o ridurre la viscosità del liquido e variare la quantità di "effetto ghost". Entro certi limiti, l'elettronica di controllo misura e compensa queste variazioni di temperatura.
Altra condizione ambientale avversa è la luce. La luce intensa può interferire sul processo di elettroforesi ionizzando parzialmente le particelle. Ne consegue uno sbiadimento od un oscuramento dello schermo in misura proporzionale alla luce incidente. A seconda del modello di schermo, questo tende a scurire o a sbiadire; la maggioranza degli schermi attuali sbiadiscono.

Il processo di stampa elettroforetica, per raggiungere risultati qualitativamente elevati, non si limita all'applicazione di una tensione fissa di polarizzazione. Al contrario, si tratta di una sequenza complessa di cancellazione, stampa e successiva cancellazione parziale dello schermo. Questo è l'effetto del cosiddetto flash che si nota cambiando pagina. Questa sequenza viene trovata sperimentalmente e memorizzata in un file che accompagna ogni lotto di schermi prodotti e che si chiama waveform (forma d'onda). La waveform viene memorizzata in una particolare locazione di memoria del controller dello schermo ed utilizzata ad ogni cambio pagina. Se utilizziamo una waveform non adatta allo schermo, si possono ottenere forti effetti ghost, caratteri vuoti all'interno, sfocatura e riduzione del contrasto in tutto lo schermo. È per questo che non è possibile sostituire uno schermo e-ink come si fa con gli LCD, ma bisogna ricaricare la waveform e ricalibrare lo schermo ad ogni sostituzione.

Il firmware utilizzato nel lettore è secondo me il fattore determinante nella qualità di stampa. Vediamo lettori di marche diverse che hanno grandi differenze di qualità di stampa, pur avendo lo stesso identico schermo. A parità di condizioni ambientali e di waveform, con una oculata gestione del processo di stampa si può modificare notevolmente sia il dettaglio dei singoli caratteri che l'intensità dei neri e dei bianchi. Per farlo il produttore applica sperimentalmente delle compensazioni al processo già descritto.

Anche il tipo di schermo influenza la qualità di stampa. Uno schermo della E-Ink, della LG o della Sipix possono avere aspetti diversi. Essendo schermi con tecnologia differente, non è così facile fare dei paragoni diretti. Ad esempio gli schermi LG sono cloni identici degli E-Ink, ma la loro sensibilità alla luce è maggiore. Di contro mi sembra di aver notato una maggior profondità del nero. Gli schermi Sipix usano una tecnologia totalmente diversa: al posto delle microcapsule, il Sipix usa delle microcelle esagonali per contenere l'inchiostro. Questo rende i contorni dei caratteri decisamente più netti e precisi. Purtroppo la tecnologia Sipix, essendo più recente, non ha ancora raggiunto quella eccellenza in termini di firmware che consente dei bianchi e dei neri intensi, e lo sfondo dello schermo sembra di un grigio simile alle prime versioni dell'iLiad.
Abbiamo però visto come la qualità di stampa dei Sipix migliori ad ogni rilascio di firmware da parte delle case produttrici di lettori.
Un discorso a parte merita il Pearl. Si tratta di uno schermo nato principalmente per ridurre i costi di produzione, per la matrice attiva utilizza solo 3 chip invece dei 4 utilizzati dal modello precedente, ed ha un connettore flessibile più corto e senza componenti aggiunti sul circuito. La formulazione degli inchiostri è la solita della PVI, ed è prodotto solo nella versione 6". I modelli 5", 8" e 9,7" invece, essendo più recenti, non hanno subito questo "restyling" e quindi non esistono in versione Pearl (anche se sono lo stesso spacciati per tali.)

Infine, per poter valutare bene la qualità di stampa, è anche importante usare il font giusto. Non tutti i font sono idonei all'e-ink. Alcuni, che stampati su laser sono splendidi, su e-ink possono risultare imperfetti ed irregolari. Questo perché la risoluzione di 170 o 200 dpi degli schermi è decisamente inferiore ai 300, 600 e oltre delle stampanti laser. La scelta di un font idoneo aumenta notevolmente la percezione di qualità di stampa.

Luke

Indiana Joe:
Strumenti da utilizzare

Open Office o Libre Office per gli utenti Windows e Linux, NeoOffice per gli utenti Mac
Pepito Cleaner scaricabile da: http://pepitoweb.altervista.org/pepito_cleaner/index.php
Writer2epub scaricabile da: http://writer2epub.it/
Ad entrambi i link si trovano anche informazioni esaustive relative alla installazione ed utilizzo delle estensioni.


Prima di iniziare è necessaria una premessa importante: si devono utilizzare solo file pdf che non siano scansioni.

Il primo passo consiste nell'importare il testo del file .pdf in Open/Libre/NeoOffice.

Questo può essere fatto in due modi:

facendo un copia-incolla da un visualizzatore di pdf ad Open/Libre/NeoOffice.
importando il libro in .pdf in Calibre e convertendolo in .rtf. Il file così ottenuto lo si apre con Open/Libre/NeoOffice e lo si salva in .odt.
Il secondo metodo sembra più lungo ma permette di ottenere un file di testo che quasi sempre mantiene le formattazioni e gli stili dei caratteri presenti nel testo (corsivo e grassetto).

Il file .odt così ottenuto mostra di solito vari “difetti” come degli a-capo dove non dovrebbero esserci, righe vuote sparse, numeri di pagina, ecc.

Utilizzeremo quindi Pepito Cleaner per correggere il testo.

Si tratta di una estensione di Libre/Open/NeoOffice che, tramite una raccolta di espressioni regolari, permette di cercare e correggere gli errori più frequenti nei processi di scansione ed importazione dei pdf.

Tutte le regex citate sono modificabili dall'utente e se ne possono creare di nuove ad hoc.

Pepito Cleaner esegue i seguenti controlli (Lista RegEx Generale):

Righe che iniziano con la Minuscola
Righe che finiscono con la virgola
Righe che iniziano con punteggiatura (eccetto «)
Righe che finiscono senza punteggiatura
Righe che finiscono con -
Righe vuote
Righe che iniziano con lo spazio
Righe che finiscono con lo spazio
Spazio inizio frase («)
Spazio fine frase (»)
Spazio inizio parentesi (
Spazio fine parentesi )
Doppi spazi
Togli spazi prima di ; , : . ! ?
Trasforma le Tabulazioni in Spazi
Sostituisci … con … (sostituisce i tre punti singoli consecutivi con i tre punti costituiti da un carattere unico, ottenibile con la combinazione di tasti alt+0133)
Spezza linee con dialoghi (» «) affiancati
Spezza linee con dialoghi (». «) affiancati con punto
Spezza linee con dialoghi (“ ”) affiancati
Spezza linee con dialoghi (“. ”) affiancati con punto
Spezza linee con dialoghi (” “) affiancati
Spezza linee con dialoghi (”. “) affiancati con punto
Dialoghi che finiscono senza essere aperti nel paragrafo (in pratica paragrafi che terminano con » senza che ci sia, nel testo che precede, il carattere «)
Rimuovi i trattini opzionali (i trattini opzionali sono utilizzati nel mezzo di una parola, tra sillabe, per indicare dove una parola debba essere suddivisa tra le linee. Vengono inseriti nel testo con la combinazione di tasti CTRL e -. I trattini opzionali sono inseriti automaticamente quando si utilizza lo strumento di sillabazione in Word.
Linee vuote prima delle interruzioni di pagina
Interruzioni di pagina
Linee vuote prima e dopo le intestazioni
Dialoghi confusi con liste (si tratta di un errore che a volte si genera con il processo di OCR)
Blocchi di linee vuote
Paragrafi molto lunghi che possono richiedere una interruzione (alcuni reader mostrano un bug con paragrafi di testo molto lungo. Il Kobo era uno di questi ma il problema è stato risolto prima con una patch poi con un aggiornamento del firmware)
Inoltre Pepito Cleaner permette di cercare le varie intestazioni già presenti nel testo o i numeri corrispondenti ai capitoli del libro in modo da ottenere le corrette formattazioni utilizzando le varie Intestazioni di Libre/Open/NeoOffice (Lista RegEx Intestazioni):

Solo Numeri
Numeri Romani
Cerca le righe che iniziano con Introduzione, prologo, epilogo e ringraziamenti
Cerca le righe che iniziano con Capitolo e Chapter
Cerca le righe che iniziano con Parte *
Con la funzione sillabazione (Lista RegEx Sillabazioni) Pepito Cleaner trova i trattini che inevitabilmente la copia da pdf produce e permette di toglierli oppure trasformarli in uno spazio o in un trattino intermedio; esiste anche la possibilità di ignorare la parola o di aggiungerla al dizionario (utilizza dizionari dict).
Infine è possibile ricercare parole con possibili errori (Lista RegEx Possibili Errori):

Parole con maiuscole o numeri nel mezzo
Dialoghi e parentesi da verificare
Punteggiatura a rischio
Numeri
Caratteri speciali
Accenti interni
Parole in maiuscolo
Tutte queste correzioni possono essere effettuate in un colpo solo ed automaticamente con un solo clic oppure si può procedere passo a passo per controllare ogni singola istanza.
Si consiglia di valutare le righe vuote singolarmente perché, a volte, una riga vuota è presente nel testo originale per indicare uno spostamento di spazio o di tempo nella narrazione. Le linee vuote prima e dopo le intestazioni o prima delle interruzioni di pagina, in genere, si possono togliere tranquillante in un colpo solo.

Questo tool è talmente versatile che per comprenderne a fondo l'utilizzo è indispensabile cominciare ad utilizzarlo su vari testi.

SI RACCOMANDA DI LAVORARE SEMPRE SU UNA COPIA DEL FILE ORIGINALE.

Terminato il lavoro di correzione si può procedere alla creazione dell’.epub utilizzando writer2epub.

Le istruzioni per l'utilizzo sono contenuto al link citato sopra per il download.

A volte può capitare di trovare un epub fatto male o non di nostro gradimento.

È possibile ottenere un file di testo .odt, partendo da un file .epub, utilizzando un paio di tool:

EpubImport
Uno script basato su Calibre "Calibre-Epub-RTF.vbs"
Ovviamente è possibile anche utilizzare il tool di conversione di Calibre stesso se l'epub già si trova nella libreria del programma.

Sul testo importato si potrà poi agire secondo le proprie necessità e con gli strumenti già citati.

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