Autore Topic: [RECENSIONE] "La vergine eterna" di Kenzaburō ÅŒe  (Letto 3085 volte)

Senzapre7ese

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[RECENSIONE] "La vergine eterna" di Kenzaburō Ōe
« il: Luglio 16, 2015, 10:20:58 »
Ciao, posto qui la mia recensione del romanzo La vergine eterna del premio Nobel Kenzaburō Ōe.

Ecco un estratto della recensione:
Citazione
L'immagine al centro della Vergine eterna è un amore infantile frutto di una violenza (in un certo senso il romanzo è anche una variazione su Lolita di Nabokov), un ricordo cancellato di cui continuano a emergere tracce.
Nel corso del romanzo ci avviciniamo gradualmente a questo centro incandescente, che viene prefigurato nella lettura di Lolita; nei versi di Poe che esaltano un amore infantile (Ōe fa notare, molto nabokovianamente, come il primo amore adolescenziale di Humbert Humbert, Ann Leigh, suoni più o meno come Annabel Lee); nelle fotografie di piccole giapponesi nude contrabbandate dai soldati americani durante l'occupazione (e proprio un soldato americano si macchierà della violenza sulla piccola Sakura) fotografie accompagnate da una frase dello stesso Ōe «You can see my tummy»; nel mito della foresta in cui l'eroina della rivolta contadina viene stuprata dai fautori dei daimyō.