Autore Topic: La sfiga quotidiana  (Letto 5985 volte)

Caramon77

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La sfiga quotidiana
« il: Luglio 15, 2015, 09:29:35 »
So che è un idea malvagia, ma leggere sfighe altrui può far sentire meno tristi. Inoltre scriverle può essere liberatorio.

Che ne direste di condividere qui le nostre sfighe, piccole e grandi, in modo da darci pacche sulle spalle e offrirci virtual-birre consolatorie?
Per lui ogni goccia che cadeva era un attimo che moriva. Sentiva il tempo scorrere dentro di lui, e ogni istante non poteva esser più ricatturato.


Al mondo ci sono solo 10 tipi di persone: quelli che capiscono il codice binario e quelli che non lo capiscono.

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Re:La sfiga quotidiana
« Risposta #1 il: Luglio 15, 2015, 09:49:01 »
La sfiga non deve essere per forza di oggi.

Ve ne sottopongo una, articolata in più eventi, ma sempre unica.

Compro la moto. Cinque giorni dopo sento dei dolori al sedere, dove ho avuto anni fa un fastidiosissimo ascesso perianale, curato con incisione profonda senza anestesia e medicazioni ripetute da operarsi con apertura dei lembi della ferita e raschiamento dell'interno. Sempre senza anestesia.

L'ansia totale era di duplice natura: dover rinunciare alla moto, in quanto causa della recidiva, e dover passare quello che avevo già passato (dolori veramente disumani).

Effettivamente era un ascesso. Avevo prenotato una visita presso una struttura privata (convenzionata con l'assicurazione del lavoro, quindi a costo ridicolo, ovvero 20€ per la visita e tutti i controlli che voglio gratis...) e la notte prima l'ascesso si sfoga. Vado comunque, tutto ok, guarirà, ecc...

Dopo una settimana vado alla visita di controllo, felice del fatto che si stava risolvendo questo problema, ma preoccupato perché ne avevo un altro, dalla parte opposta.

Il medico, con "ispezione" e macchina per ecografie stabilisce che è un graffio interno (ovviamente ho avuto talmente tanto "culo", appunto, da mangiare qualcosa che mi ha procurato questa ferita interna). Ciclo di iniezioni per aiutare la cicatrizzazione.

Giovedì sto bene. Venerdì parto per la montagna. A 5 km dal mio paese vedo la temperatura del motore che sale in modo anomalo. Che faccio... mia moglie e mia figlia si sarebbero dovute fermare in montagna da sole (io sarei tornato a Bologna) facendo su e giù per i laghi, con tornanti ripidi, l'idea che rimanessero a piedi dietro ad una curva mi dava l'ansia...

Soluzione : torno a Bologna, prendo l'altra macchina (quella di mia moglie) e torno su. Risultato? 8 ore di guida in un giorno (circa 750km e costi di carburante ed autostrada), i dolori ritornano. Niente ascessi, ma la zona era da rilassare, e invece... Il medico mi aveva dato una pomata al cortisone che ho usato e, in questi giorni comincio a stare meglio, ma non sono ancora a posto.

Intanto per cercare di alleviare l'influsso della sella della moto ho preso due cuscini appositi, per circa 130€ di spesa. Cuscini che, ora che la sella si sta ammorbidendo, non uso nemmeno più, uno temo che fosse addirittura dannoso...

Ah, e la macchina aveva la pompa dell'acqua vecchia (il mio attuale meccanico/amico dice che in occasione dell'intervento sulla distribuzione, 30mila km fa, non era stata cambiata, pur essendo in fattura). Lui fortunatamente, mi ha tirato giù la distribuzione, cambiato la pompa e due cuscinetti, rimontato la distribuzione, per soli 200€. Ora il dubbio è che si sia rovinata la guarnizione di testa. Pare di no, ma chissà...
Per lui ogni goccia che cadeva era un attimo che moriva. Sentiva il tempo scorrere dentro di lui, e ogni istante non poteva esser più ricatturato.


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Re:La sfiga quotidiana
« Risposta #2 il: Settembre 11, 2015, 11:53:14 »
Ero in vacanza in UK. Il mio telefono, che è stato maltrattato in ogni modo senza conseguenze, una mattina, nella condizione più serena e tranquilla, decide di involarsi. Ribadisco... ci ho fatto foto con una mano mentre tenevo in braccio la bimba... l'ho usato come navi attaccato al manubrio della moto... ci mancava solo che lo lanciassi di proposito. Quella mattina era da solo, mani libere, nel cortile di un hotel sull'isola di Wight, faccio per tirarlo fuori dalla tasca e viene proiettato a terra. Ovviamente non finisce sul prato, ma sulle mattonelle irte di punte, cade prima di schiena, schiantando il vetro della fotocamera, poi di fronte, schiantando il vetro del display...

Arrivati a Londra vedo un sacco di negozietti di pachi che riparano vetri. Un sacco proprio, si vede che là capita di continuo.

Il primo non mi ispira, il secondo nemmeno, il terzo, pur costando di più, mi pare più idoneo. 50 sterline e passa la paura. Peccato che quando lo vado a ritirare c'è un altro tizio, che mi consegna il tel mentre mangia una pizza e me lo unge tutto, e che poi, sceso in metro ed impossibilitato a tornare indietro, mi accorgo che il lavoro, buono ad una prima occhiata, è una schifezza. Ho tre bolle sotto il vetro e un po' di pulviscolo...

Ovvio che non è una sfiga vera, ma mi ha fatto girare un po' i maroni.
Per lui ogni goccia che cadeva era un attimo che moriva. Sentiva il tempo scorrere dentro di lui, e ogni istante non poteva esser più ricatturato.


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Re:La sfiga quotidiana
« Risposta #3 il: Settembre 11, 2015, 11:55:56 »
Dimenticavo. Appena arrivato a Londra ho subito fatto mettere una protezione in vetro, per evitare schegge e simili. 5 sterline. Poi ho fatto sostituire il vetro. 50 sterline. E poi ho messo una nuova protezione, quella di prima se n'è andata col vetro, trovandola però solo in un posto in cui costava di più. E una cover più rugged. 20 sterline.

Totale 75 sterline che sono circa 100€. Se tornavo a casa e facevo cambiare il vetro qui facevo meglio...
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