
"Bruce Hawker - Rotta su Gibilterra" (1 di 2 volumi)
di : William Vance
Bruce J. Hawker, tenente della Royal Navy, la potente marina inglese che nel XVIII e XIX secolo dominò i mari e fu la custode dell’impero di Sua Maestà , cade vittima di un’ingiustizia e viene disonorato, perdendo i gradi e, con essi, la sua ragione di vita. Ma la stessa sorte che lo ha condotto dal ponte di comando della H.M.S. Lark all’inferno delle galere della H.M.S. Thunder lo mette di fronte ai vascelli spagnoli e ai rovesci del mare. E nel pericolo gli eroi sanno distinguersi dagli uomini comuni e prendere il destino nelle proprie mani. Hawker ha poi un altro motivo per tornare sulla terra ferma: Rawena, la bella gitana che lui ha salvato e che lo aspetta.
Va fatta una premessa: questi volumi raccolgono il lavoro di Vance, pubblicato decenni or sono a pezzetti su riviste, addirittura femminili. Mi permetto di citare una recensione su Amazon perché serve:
Prime 3 puntate, con alcuni interessanti extra, della serie di 7 storie dedicate alla marineria britannica ai tempi di Nelson. Riprende i classici stilemi sul tema, tra battaglie navali furibonde, equipaggi vessati da comandanti carogna e le spietate regole del mare e dell'Ammiragliato.
Il protagonista è un giovane emulo delle gesta di Horatio Hornblower o di Jack Aubrey, tanto per citare i più noti per il pubblico italico tra i marinai "letterari" di Sua Maestà (ma la serie è parecchio numerosa) . Buone storie, anche se un filino troppo "movimentate" per essere realistiche, bei colori, ottimi disegni. L'Autore è un maestro belga, purtroppo a riposo per motivi di salute, da noi noto per la serie XIII e per un paio di episodi della saga di Blueberry. Volume da non perdere.
Effettivamente la storia è movimentata, ma questo può piacere o meno. Il disegno è fenomenale, dove è necessario comunicare azione, movimento, dinamicità ciò vien fatto in modo magistrale, senza trucchi alla giapponese (deformazioni) o all'americana (punti di vista estremi, elementi grafici che esprimano il movimento in modo visibile), ma solo con la posizione dei personaggi, la muscolatura, la sapiente presentazione degli elementi.
Non mi intendo di quel periodo storico, ma l'introduzione presente nel volume indicherebbe la presentazione di Vance come precisa ed affidabile, anche per la sua personal passione per l'argomento. Ed effettivamente ci sono molti termini, dettagli, procedure che insegnano parecchio. Al termine del volume un approfondimento riprende alcune parti e le contestualizza confermando ciò.
Un volume insieme piacevole ed istruttivo, nonché corposo.
Consigliato.