Dalla UE giunge una sentenza che, se al momento non mi pare rivoluzionaria, certamente è la base per l'inizio di un percorso che vedrà definirsi i meccanismi e le possibilità di prestito pubblico (da "biblioteca") degli ebook.
Qui un articolo interessante:
http://www.ilpost.it/2016/11/14/biblioteca-prestito-ebook/In breve la UE ha stabilito che gli ebook si possono prestare (non tra privati). Specifica però che tutto deve essere fatto nel rispetto delle norme del Paese in cui viene effettuato il prestito. Una mezza innovazione, poiché parliamo di cultura e se ci deve essere una cosa verso la quale la UE dovrebbe esercitare tutto il suo peso per ottenere la massima efficiacia in termini di semplicità di fruizione, uniformità e libertà essa è proprio la cultura, a mio avviso.
Lasciare che siano i singoli Paesi con i loro (spesso arcaici) strumenti e tempi ad organizzare quella che potrebbe essere la vera rivoluzione del digitale è limitante. Però inizia una discussione ed inizia sulla base di una sentenza, quindi c'è già sostanza.
Vedremo.
Intanto, nell'articolo, troviamo la posizione di Giulio Blasi, amministratore delegato di MediaLibraryOnLine (MLOL), la prima piattaforma italiana di prestito di libri digitali. Che non mi dispiacerebbe intervistare...