Autore Topic: Modernità e controindicazioni: cellulari, social, ecc... ci peggiorano?  (Letto 5216 volte)

Caramon77

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Prendo spunto da discussioni varie, qui sul forum, che additano prima i social, poi i cellulari o gli smartphone, e, ci metto del mio, i visori per realtà virtuale, per chiedere cosa ne pensate del rapporto tra persone, dell'educazione delle persone, del futuro e del presente, in un mondo pieno di attrazioni e distrazioni, pieno di tentazioni estranianti, pieno di ostacoli al rapporto, oso dire "normale" intendento classico, tra esseri umani.
Per lui ogni goccia che cadeva era un attimo che moriva. Sentiva il tempo scorrere dentro di lui, e ogni istante non poteva esser più ricatturato.


Al mondo ci sono solo 10 tipi di persone: quelli che capiscono il codice binario e quelli che non lo capiscono.

karamella

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Caramon77

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Re:Modernità e controindicazioni: cellulari, social, ecc... ci peggiorano?
« Risposta #2 il: Febbraio 19, 2017, 14:14:58 »
OH.... MIO.... DIO....

Così ci si oppone alla selezione naturale che, giustamente, libererebbe la terra da gente tanto stupida, o, almeno, insegnerebbe loro, a suon di ossa rotte, che per strada è meglio vivere nel mondo vero.
Per lui ogni goccia che cadeva era un attimo che moriva. Sentiva il tempo scorrere dentro di lui, e ogni istante non poteva esser più ricatturato.


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Jane Eyre

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No, vabbè, NO COMMENT! 😷😱

Quando le autorità arrivano a dover installare dei cartelli stradali che rammentano alla gente che è pericoloso guardare il telefono mentre deambulano, vuol dire che non c'è più speranza! L'idiozia ha preso il sopravvento.
Volere è potere

Jane Eyre

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Ma l'ultima moda folle del selfie sui binari del treno?????
Ne hanno parlato al telegiornale e mi ha shockato.
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Caramon77

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Solo una manifestazione specifica al nostro tempo di quella stupidità che sempre ha caratterizzato gli esseri umani. Una volta era "figo" sfrecciare senza casco su moto elaborate, andare a vedere le corse clandestine di notte e cose simili, oggi abbiamo i selfie mortali, i drug (inteso come farmaco) party e via...

Forse, col fatto che abbiamo meno opportunità di mostrare coraggio in contesti "utili" (la caccia, la guerra, l'esplorazione) ne cerchiamo di inutili, poiché il coraggio è quella cosa interiore che sentiamo il dovere di esibire, quella cosa che può elevarci o farci accettare ed ecco che il mezzo è quello del rischio.
Per lui ogni goccia che cadeva era un attimo che moriva. Sentiva il tempo scorrere dentro di lui, e ogni istante non poteva esser più ricatturato.


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karamella

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Forse, col fatto che abbiamo meno opportunità di mostrare coraggio in contesti "utili" (la caccia, la guerra, l'esplorazione) ne cerchiamo di inutili, poiché il coraggio è quella cosa interiore che sentiamo il dovere di esibire, quella cosa che può elevarci o farci accettare

Anche se virgolettata, non vedo l'utilità della caccia e soprattutto della guerra. :bad: :bad:

Abbbiamo bisogno di uccidere per mostrare coraggio? :ghost:

Meglio quelli che si danno agli sport estremi che almeno non seminano violenza!!!
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Caramon77

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Forse, col fatto che abbiamo meno opportunità di mostrare coraggio in contesti "utili" (la caccia, la guerra, l'esplorazione) ne cerchiamo di inutili, poiché il coraggio è quella cosa interiore che sentiamo il dovere di esibire, quella cosa che può elevarci o farci accettare

Anche se virgolettata, non vedo l'utilità della caccia e soprattutto della guerra. :bad: :bad:

Abbbiamo bisogno di uccidere per mostrare coraggio? :ghost:

Meglio quelli che si danno agli sport estremi che almeno non seminano violenza!!!

"utili" inteso come azioni che all'uomo son servite obbligatoriamente, per esempio diecimila anni fa. La caccia era necessaria (ed utile) come la guerra, purtroppo, quindi esistevano occasioni per mostrare coraggio. Nel mondo urbano moderno la caccia non è necessaria, la guerra non è auspicabile quindi il coraggio più tradizionale pare meno necessario, certamente meno esprimibile, da cui la ricerca di altre azioni con cui ovviare.

E rispondendo alla tua domanda sul bisogno di uccidere per mostrare coraggio... no, ma abbiamo bisogno di rischiare la pelle per farlo. "Bisogno", nuovamente virgolettato, strumentalmente al raggiungimento dello scopo, ovvero mostrare coraggio, non diamogli valenze morali.
Per lui ogni goccia che cadeva era un attimo che moriva. Sentiva il tempo scorrere dentro di lui, e ogni istante non poteva esser più ricatturato.


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Ultima risposta OT poi smetto

Tu non hai né l'uno né l'altro?  :shock: :smile-big:

No.

Non perchè sia un luddista, ho seguito l'evoluzione dei pc dal vic20 in avanti.
Mi sono divertito nei primi anni dell'ottanta a conversare e scambiare file sulle famose bbs con modem 256k sborsando una cifra in telefonate quando ancora non esistevano i cellulari.

Semplice scelta di vita, non sopporto  la vacuità del chiacchierare solo per perchè se ne ha la possibilità.

Non ho voluto perdere il piacere di scrivere lettere e mandare auguri con la carta e la stilografica.

Tutte cose così.

Mia moglie invece usa Facebook ma con discrezione.

Siamo figli della guerra.. :) (1944)

Volevo rispondere a Karamella (da qui), ricordando che i telefoni cellulari non nascono "per disturbare" la gente, ma come "cabine telefoniche" portatili dando la possibilità di rimanere in contatto a distanza quando non vi sono telefoni fissi a disposizione.

Come gli eReader non tolgono il piacere della lettura su carta, i telefoni cellulari non tolgono il piacere di mandare lettere.

Senza essere polemico, ma esagero un po' con un esempio. Immagina tuo/a figlio/a in viaggio in una zona pericolosa, che ne so in medio oriente, senza la possibilità di mandare lettere o chiamare ad orari definiti. Non avresti piacere avere sue notizie il prima possibile? Con un cellulare ti potrebbe chiamare in qualsiasi momento, mentre rimanendo col fisso potresti perdere l'unica chiamata possibile che ti potrebbe fare quel giorno.
Sia chiaro sto esagerando per dare uno spunto di riflessione, ben lungi dal voler "convertire" o "polemizzare" contro le tue scelte Karamella, ma credo che nel 2017 siano veramente ben pochi quelli senza un cellulare per lo meno basico.

Dati istat 2014 (scusate ma son con poco tempo e ho trovato solo quelli di un paio di anni fa) dicono che il telefono cellulare è ormai presente nel 93,6% delle famiglie (fonte), quindi siete rimasti veramente in pochissimi mi sa!  :shock:
"Boa é a vida, mas melhor é o vinho" - Fernando Pessoa

Caramon77

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Ho un amico (mio coetaneo, ovvero quarantenne) che possiede solo un vecchio cellulare a tasti, piccolo, inadatto a tutto ciò che non sia telefonare. Non ha intenzione di cambiarlo. Credo che periodicamente sostituisca la batteria. Come io rifuggo Facebook (ma non Whatsapp) lui rifugge ogni forma di complicazione mobile, anche se ho tentato di spiegargli che più che togliersi complicazioni si priva di opportunità, ma non ho insistito perché egli è un prezioso esempio di personalità speciale e l'omologazione sarebbe un peccato.

Ah, dimenticavo... non è un... chessò... restauratore di mobili antichi o una guardia forestale o cose così. E' un ingegnere informatico, ha un pc in casa, insomma non odia la tecnologia.
Per lui ogni goccia che cadeva era un attimo che moriva. Sentiva il tempo scorrere dentro di lui, e ogni istante non poteva esser più ricatturato.


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