Autore Topic: Si legge poco: perché?  (Letto 5395 volte)

Caramon77

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Si legge poco: perché?
« il: Marzo 20, 2017, 09:15:10 »
Conosco persone che leggono un libro all'anno, altre che dicono di non leggere affatto. Non sempre si tratta di persone che hanno carenze lessicali o denunciano evidenti lacune educative.

Perché si legge poco, o meglio... perché si leggono pochi libri?
Per lui ogni goccia che cadeva era un attimo che moriva. Sentiva il tempo scorrere dentro di lui, e ogni istante non poteva esser più ricatturato.


Al mondo ci sono solo 10 tipi di persone: quelli che capiscono il codice binario e quelli che non lo capiscono.

A.l.e

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Re:Si legge poco: perché?
« Risposta #1 il: Marzo 20, 2017, 11:22:32 »
Domanda interessante. Credo ci siano risposte diverse per varie persone: alcuni non hanno il tempo materiale per leggere, a causa di turni di lavoro e degli impegni familiari (credo sia più una scusa che altro), altri credono che vedere un film basato su un libro sia equivalente. Altri ancora lo trovano noioso, forse perché la lettura è stata fatta loro vivere come un obbligo, un "compito scolastico", e quando si svincolano dalla scuola hanno un rifiuto. Molti miei amici ai quali ho posto la stessa domanda mi hanno risposto "non ne ho voglia" o "non mi piace" oppure "Preferisco fare altro nel mio tempo libero".
Certo è che nella cerchia delle mie frequentazioni, meno del 20% legge più di un libro l'anno.

Caramon77

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Re:Si legge poco: perché?
« Risposta #2 il: Marzo 20, 2017, 12:19:47 »
"non mi diverte" (che talvolta sott'intende "come altre cose che posso fare") è una risposta comune che nasconde moltissimi aspetti.

Oggi siamo portati all'immediatezza ed alla compulsività in tutto, anche nel divertimento. La prestazione del libro, in quanto a divertimento netto sul tempo impiegato, è certamente ridotta, rispetto a televisione, cinema, videogames.

Ovviamente sott'intende anche che ora ci sono molte cose accessibili, immediate e gustose, quindi oggi c'è più concorrenza. Concorrenza più compatibile con la "società dell'interruzione" che viviamo.

Poi c'è un terzo aspetto: cos'è il divertimento. Non è detto che questo termine rappresenti sempre la stessa cosa. Un tempo, forse, il divertimento accoglieva più volentieri un impegno mentale (anche solo la fantasia e l'astrazione richieste dal libro sono attività mentalmente onerose). Oggi la mente è bombardata più spesso e, forse, cerca passività.

Poi segnalo un'ultimo aspetto: la concorrenza non è più pretenziosa, in termini di tempo ed orari. Oggi molti contenuti sono a richiesta, perciò crolla il vantaggio della flessibilità del "quando e quanto voglio" che era prerogativa del libro.
Per lui ogni goccia che cadeva era un attimo che moriva. Sentiva il tempo scorrere dentro di lui, e ogni istante non poteva esser più ricatturato.


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Snoop

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Re:Si legge poco: perché?
« Risposta #3 il: Marzo 20, 2017, 13:16:30 »
I romanzi secondo il mio modesto parere hanno la caratteristica principale di scandagliare l'animo umano, a tanti può risultare poco interessante e di conseguenza leggono poco.
I saggi forse non hanno una degna pubblicità come viene fatto per i thriller del momento e di conseguenza anche questi hanno un pubblico limitato.

HubertPhava

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Re:Si legge poco: perché?
« Risposta #4 il: Marzo 21, 2017, 20:08:39 »
Piu' di una volta mi son sentito dire: "Ma c'e' troppo scritto! Poche figure!". E con "piu' di una volta", intendo decinaia di volte, fin dalle (mie lontanissime) elementari.
Oppure "eh.. un libro da portarsi dietro pesa/ingombra/si sporca", non ho tempo, i bambini,la  moglie/il marito, gia' leggo tanto al lavoro, c'e' stata una tremenda inondazione, le cavallette (Cit.).

Non saprei in realta' perche' la gente legge poco; io leggo molto e di tutto ( nei momenti di astinenza quando magari non ho il reader a mano o il cellulo scarico) leggo anche le etichette delle scatole e dei barattoli. E, soprattutto, *mi diverto* a farlo
:-)

HP
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Caramon77

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Re:Si legge poco: perché?
« Risposta #5 il: Marzo 22, 2017, 09:01:33 »
Va anche detto che qualcuno vive situazioni e contesti che "chiamano" il libro. Mi viene in mente, prima di tutto, chi usa mezzi pubblici ogni giorno. Quindi le persone che non vivono questa situazioni e magari avrebbero solo la sera, a giornata finita e figli sfiniti, per leggere, hanno anche un approccio negativo al libro. Magari una di queste persone ci ha provato, era sempre stanco, era sempre tardi, reggeva cinque pagine poi si addormentava, il libro durava due mesi e alla fine non si ricordava l'inizio.

Forse sarebbe corretto dare a queste persone, se desideriamo far loro omaggio dell'opportunità di gradire una cosa davvero bella, un po' di tempo "buono", sostituendoci a loro in certe mansioni perché abbiano quella mezz'ora giusta.
Per lui ogni goccia che cadeva era un attimo che moriva. Sentiva il tempo scorrere dentro di lui, e ogni istante non poteva esser più ricatturato.


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Jane Eyre

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Re:Si legge poco: perché?
« Risposta #6 il: Marzo 29, 2017, 15:04:35 »
Piu' di una volta mi son sentito dire: "Ma c'e' troppo scritto! Poche figure!".

Oppure "eh.. un libro da portarsi dietro pesa/ingombra/si sporca", non ho tempo, i bambini,la  moglie/il marito, gia' leggo tanto al lavoro, c'e' stata una tremenda inondazione, le cavallette (Cit.).

HP

Caspita! Scuse belle e buone  :confused:
Molto puerile, troppo. E tra l'altro, poco credibile, dato che con il digitale si è facilitati..
Io mi sono chiesta molte volte perché in Italia si legge poco. Potrebbe essere anche responsabilità della scuola che sceglie letture obbligatorie di tipo noioso, pesante, o difficile da apprezzare in età giovanile, a "traumatizzare" gli studenti, provocando in loro sentimenti di rifiuto. Ma potrebbe anche essere dipeso da una mancata inclinazione naturale, o forse ancora, l'ambiente circostante a determinare amore o non amore per la lettura. Chissà..
Sarebbe sbagliato generalizzare, ma credo che ci sia una parte di spirito di emulazione in tutti gli esseri umani, i quali spesso sono soggetti a farsi "contagiare" dalle abitudini degli altri, e,  in special modo, da famigliari e amici stretti. Certamente non è detto che vada sempre così, ma trovo improbabile che mi venga il desiderio di assaggiare latte di capra se da quando sono nato nessuno me ne abbia neanche parlato.. tanto per fare un esempio.
Ci sono poi altri fattori che entrano in causa: periodi stressanti, obiettivamente troppo lavoro e conseguente troppa stanchezza, o altri interessi diversi che distraggono dalla lettura.
In altri casi, manca proprio la voglia d'impegnarsi, perché sappiamo che leggere è bellissimo, ma richiede anche un certo quantitativo di sforzo e concentrazione. E con tutti i social network e i divertimenti facili e pronto uso, il libro potrebbe non essere più un'attrattiva sufficiente, anche perché siamo sempre meno abituati riflettere e dilatare il tempo, ma tutto viene sempre più divorato e buttato.



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HubertPhava

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Re:Si legge poco: perché?
« Risposta #7 il: Marzo 29, 2017, 15:15:21 »

Molto puerile, troppo. E tra l'altro, poco credibile, dato che con il digitale si è facilitati..

E no mia cara... dimentichi "eh, il fruscio delle pagine.. eh-2, l'odore della carta".
Vedessi i miei ghigni quando a 'dirmelo sono gente' (Cit.) che si e no leggono la cronaca locale di quella chiavica del carlino...  :devil:

Io mi sono chiesta molte volte perché in Italia si legge poco. Potrebbe essere anche responsabilità della scuola che sceglie letture obbligatorie di tipo noioso, pesante, o difficile da apprezzare in età giovanile, a "traumatizzare" gli studenti, provocando in loro sentimenti di rifiuto. Ma potrebbe anche essere dipeso da una mancata inclinazione naturale, o forse ancora, l'ambiente circostante a determinare amore o non amore per la lettura. Chissà..

Io probabilmente saro' stato il solito fortunello... La mia maestra delle elementari ci leggeva almeno un paio di volte a settimana, brani tratti da romanzame vario. Ancora ricordo come mi quasipisciai sotto quando ci lesse l'howto :-) dello zio Podger per attaccare i quadri narrato da Jerome_Kappa_Jerome nei tre uomininbarca, o come Tom Sawyer fece si che i suoi amici *desiderassero* ardentemente dipingere la palizzata al suo posto.
Da li' e' cominciato il mio percorso di lettura, anche se devo dire stressavo abbestia mio padre facendogli leggere per me  i fumetti finche' non imparai a leggere ( perfino i Bang! Tump e Garswsh -o quel che era, di Pippo, lo abbligavo a leggere).
Io pero' non amavo giocare a pallone :-)))

HP
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Re:Si legge poco: perché?
« Risposta #8 il: Marzo 29, 2017, 15:28:34 »
Chissà se c'entra anche il clima? Più caldo, quindi maggiori attività all'aperto, rispetto a Paesi nordici?
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Re:Si legge poco: perché?
« Risposta #9 il: Marzo 29, 2017, 15:43:43 »
Chissà se c'entra anche il clima? Più caldo, quindi maggiori attività all'aperto, rispetto a Paesi nordici?
Secondo me, sì! 👍
Adesso, per esempio, che è entrata la primavera e le giornate sono belle, si è più attirati ad uscire che stare in casa a leggere..

Hubert, non lo dire a me, che la storia del profumo della carta e altre affermazioni simili rischiano di tirare fuori il peggio di me (verbalmente) ! 😷😇
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