Piu' di una volta mi son sentito dire: "Ma c'e' troppo scritto! Poche figure!".
Oppure "eh.. un libro da portarsi dietro pesa/ingombra/si sporca", non ho tempo, i bambini,la moglie/il marito, gia' leggo tanto al lavoro, c'e' stata una tremenda inondazione, le cavallette (Cit.).
HP
Caspita! Scuse belle e buone :confused:
Molto puerile, troppo. E tra l'altro, poco credibile, dato che con il digitale si è facilitati..
Io mi sono chiesta molte volte perché in Italia si legge poco. Potrebbe essere anche responsabilità della scuola che sceglie letture obbligatorie di tipo noioso, pesante, o difficile da apprezzare in età giovanile, a "traumatizzare" gli studenti, provocando in loro sentimenti di rifiuto. Ma potrebbe anche essere dipeso da una mancata inclinazione naturale, o forse ancora, l'ambiente circostante a determinare amore o non amore per la lettura. Chissà ..
Sarebbe sbagliato generalizzare, ma credo che ci sia una parte di spirito di emulazione in tutti gli esseri umani, i quali spesso sono soggetti a farsi "contagiare" dalle abitudini degli altri, e, in special modo, da famigliari e amici stretti. Certamente non è detto che vada sempre così, ma trovo improbabile che mi venga il desiderio di assaggiare latte di capra se da quando sono nato nessuno me ne abbia neanche parlato.. tanto per fare un esempio.
Ci sono poi altri fattori che entrano in causa: periodi stressanti, obiettivamente troppo lavoro e conseguente troppa stanchezza, o altri interessi diversi che distraggono dalla lettura.
In altri casi, manca proprio la voglia d'impegnarsi, perché sappiamo che leggere è bellissimo, ma richiede anche un certo quantitativo di sforzo e concentrazione. E con tutti i social network e i divertimenti facili e pronto uso, il libro potrebbe non essere più un'attrattiva sufficiente, anche perché siamo sempre meno abituati riflettere e dilatare il tempo, ma tutto viene sempre più divorato e buttato.