Non mi meraviglio neppure io.
Leggere costa fatica ed impegno e ci sono troppe attività più attraenti per riempire il poco tempo libero a disposizione.
Poi è anche questione di gusti.
Chissà come mi giudicherebbe un cinefilo se venisse a sapere che il miei unici ingressi in una sala cinematografica risalgono al 1995 con Braveheart, preceduto da Barry Lindon nel 1976 e da 2001 odissea nello spazio nel 1968 , mediamente uno ogni 9 anni... e poi più nulla fino ad oggi. :ghost:
Non perchè consideri una cosa inutile la cinematografia, semplicemente non mi piace, come non mi piace la televisione di intrattenimento. :cat:
Corretto. Leggere è un interesse, come lo sono altri che, magari, noi non abbracciamo.
C'è da dire che è un interesse che porta in dote dei vantaggi, soprattutto in termini di "allenamento" alla lingua italiana. Anche il cinema ne porta: puoi descrivermi finché vuoi un galeone spagnolo, ma farmelo vedere mi insegna di più.
Resta che, a mio avviso, almeno tre o quattro libri all'anno andrebbero letti, perché la nostra lingua è un patrimonio da preservare ed uno strumento da saper utilizzare. Le persone che conosco e che non leggono non sono "ignoranti" (detto per semplificare e per capirci, senza offesa), né si esprimono in modo non corretto o sgradevole. Però si capisce che talvolta manca loro il termine corretto per esprimere un pensiero e devono usare tre, quattro parole o delle similitudini. Oppure, ancor peggio, un termine che non rispecchia del tutto il concetto.
Nulla di riprovevole, ma è uno svantaggio per loro.