eReading - Libri, fumetti, contenuti in generale > Recensioni e discussioni su libri e prodotti editoriali
Che libro state leggendo?
karamella:
Roald Dahl avevo iniziato a leggerlo anni fa ma l'avevo abbandonato quasi subito, non ho mai avuto un grande feeling con le raccolte di racconti, a lungo andare mi annoiano.
Preferisco sempre un buon libro con personaggi più tridimensionali e storie ben articolate.
Sono d'accordo che un buon racconto può lasciare sorpresi e soddisfatti ma nel mio caso raramente succede.
Riguardo lee child è ottimo come lettura di evasione ma il personaggio a volte va un poco troppo fuori dal credibile.
Tieni presente che è il libro d'esordio, gli altri della serie li ho trovati abbastanza interessanti anche se il personaggio a lungo andare diventa uno stereotipo, ( diciotto episodi ) :)
Cordialità e buona lettura
Caramon77:
Non sapevo fosse il primo. Il personaggio, in effetti, è incompleto, non ha vere particolarità , eccezion fatta per le sue capacità .
karamella:
Salve,
Tra il primo e l'ultimo non c'è poi molta differenza, lo schema è sempre quello, se cerchi suspence devi cambiare genere. Sarebbe come sperare che la signora in giallo televisiva cambi clichè. :)
Ti consiglierei, se non ne hai già letti, Robert Crais che è, a mio parere, nettamente migliore
HubertPhava:
Salve ghenga... mezzo imbronchitato, saro' a casa per qualche giorno ma dispero di legger molto. Sigh!
Intanto come cartaceo ho in cottura "Vita e morte dei grandi vichinghi" di Tom Shippey, carrellatona sulla "storia"
dei vichinghi ripercorsa tramite le saghe ( da qui le virgolette su "storia"). Molto interessante.
Elettronicamente, dopo aver terminato mucho gusto "Il libro dei Baltimore" di Joël Dicker e ora sto celebrando il ventennale di "Q" di Luther Blissett con una rilettura.
Chiosa a Joël Dicke.... Lessi quando usci' "La verità sul caso Harry Quebert" e mi piacque molto. Ne "... i Baltimore" ritrovo molto forte lo stile di Dicker
che tende a utilizzare spesso colpi di scena. LA prima volta magari puo' piacere, la seconda lascia un vago retrogusto di deja vu' e una vibrazione di fondo di fastidio. Ho in coda di lettura "La scomparsa di Stephanie Mailer" che spero mi dissipi questa atmosfera.
HP
Caramon77:
Io in forma fotonica sono sempre su "Zona Pericolosa" e non mi dispiace. E' vero che lo stile è ancora un attimo acerbo. Su alberi morti sto leggendo "Il Pianeta Nero di David Duncan, un'Urania del 1955. E' bellissimo leggere di come lo spazio e gli strumenti per raggiungerlo fossero immaginati da uomini di quegli anni, figuratevi che la storia tratta della prima base spaziale (satellite) dell'umanità e progettano di costruirla a terra e spararla su con un razzo, nonostante le dimensioni ciclopiche (un cilindro di oltre trenta metri di diametro e diversi piani), da quel che vedo con pure dentro l'equipaggio (ma non ci sono ancora arrivato.
E la costruzione avviene in una base non dissimile da quella del progetto Manhattan (anche come estensione e sorveglianza).
Capita a fagiolo, qualche giorno fa ho scritto un racconto breve sulla vera prima base spaziale della storia, la Saljut 1, racconto che, se volete, potete leggere qui: https://ilmiolibro.kataweb.it/storiebrevi/473232/saljut-ovvero-la-prima-odissea-nello-spazio/
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