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karamella:
Salve

Citazione di Caramon77 su  "The Martian:

Non latitano di certo i colpi di scena, sono parecchi, ma il lettore sa già che il geniale protagonista avrà una brillantissima soluzione per cavarcisi fuori.


Poco tempo fa ho riletto "L'isola Misteriosa" di Jules Verne (1875) e tutto sommato mi ha fatto pensare che questi americani se la sono sempre sfangata grazie all'homo supersapiens del momento, in quel caso l'ingegner Cyrus Smith.  :lamp:

Cordialità e buona settimana a tutti.


Raspy:
Volendo cominciare a leggere un po' anche in inglese (visto che già Serie/Film/Radio/YT li fruisco all'80% in quella lingua) ho deciso di iniziare con qualcosa di semplice.
La saga Goosebumps (Piccoli Brividi in Italiano) di R. L. Stine.

Sono romanzi molti brevi (circa 3 ore di lettura) con un registro linguistico abbastanza semplice.

Ho finito il primo "Welcome to Dead House": carino ma nulla di eclatante.

Essendo un ragazzo degli anni '90 ricordavo questa serie con nostalgia; riletti da adulti fanno però molto meno effetto.

Il prossimo in lettura sarà invece "Il vichingo in technicolor" da poco ri-stampato da Urania (di nuovo come per la "Porta sull'estate" senza corrispettivo ebook per i soliti e fantomatici "problemi di diritti").

Caramon77:
@Karamella: è un po' come dici. Alla fine i momenti di pathos si annacquano molto, tanto sai che in qualche modo se la cavano. Mi pare che agli americani piaccia abbastanza preservare il protagonista ad ogni costo.

Caramon77:
Ho iniziato "La strada che porta al domani" di Bill Gates, scritto nel 1994 o 95. Lo possiedo da molti anni, forse una ventina. Prime 80 pagine belle, ma io sono di parte, si parla della storia dell'informatica...

Iniziato anche "Al di qua del Paradiso" di F.S. Fitzgerald. La forma "fisica" è quella del mammuth Newton Compton, ma non trovo che la traduzione sia vecchia e difficile come capita in questo genere di raccoltone. Non male, certamente sapeva scrivere ed aveva uno stile tutto suo.

Ryo:
Il racconto dell'ancella di Margaret Atwood

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