Viviamo un periodo di revisionismo. La dematerializzazione è totale in alcuni settori, ma con frange di ribelli sempre più ostinati, vedasi il tracollo delle vendite di CD a favore dello streaming musicale, ma anche il fenomeno della rinascita del disco in vinile. Il mondo del libro è fortemente legato al suo rappresentante materiale, il volume cartaceo. Gli ebook non hanno esercitato fascino sufficiente, non si regalano, non si prestano, non si scambiano, non fa figo leggere su un reader perché nessuno vede che leggi, poi tutti i prodotti sembrano uguali, mentre i libri, come sappiamo, hanno la loro unicità anche nel formato, nel carattere, eccetera.
Io apprezzo sempre il mio Kobo Forma, però non sono mai riuscito a staccarmi dalla carta stampata.
Ricordiamoci che imprese anche non da poco sono partite con incredibile potenza e decisione e poi hanno chiuso i battenti, e mi riferisco per esempio a MediaWorld con il suo store di ebook.
Nessuno vuole comprare un ebook a prezzi vicini al cartaceo e io sono sempre stato d'accordo. Un ebook vale meno, la "stampa" ce la metto io, il trasporto ha un costo minimo e lo stoccaggio non esiste. Forse avranno successo i sistemi "all you can read" tipo Amazon Unlimited. Il prezzo che gli autori stabiliscono per l'autopubblicazione in ebook può essere anche basso, i profitti penso rimangano interessanti, ricordiamoci che per ogni copia cartacea l'autore guadagna, se va bene, un euro.
Io ho centinaia di ebook legalmente acquistati, ma, sono onesto, mi pare di non averli, perché non sono nel mondo degli uomini, sono nel mondo dei computer. Gli ultimi dieci libri che ho comprato sono stati al 90% cartacei. Eppure la sera a letto continuo a leggere digitale perchè è molto comodo.
Quindi ti rispondo: penso che rimarremo pochi rivoluzionari, ma il mondo delle tecnologie non ha mai nascosto sorprese quindi... ci potrebbe anche essere la ribalta!