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Topics - Caramon77

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Ciao a tutti (o forse ormai sono solo?)

volevo comunicarvi che finalmene, dopo anni, ho autopubblicato su Amazon in formato digitale e cartaceo il mio romanzo "Il Dio Elettrico".

Ecco la copertina sinossi:

Citazione
Ymir tiene in scacco l’umanità con la superiorità della sua intelligenza artificiale e il controllo di armi dalla potenza divina. Il suo scopo è salvare l’uomo e la sua casa nel cosmo dal collasso ecologico, a qualunque costo. Ha quindi imposto ai popoli una scelta: ridurre l’impatto della civiltà sul pianeta o venire decimati dall’olocausto atomico che lui è pronto a scatenare piuttosto che rinunciare alla sua missione. Venti miliardi di persone hanno quindi diviso i loro destini in quattro difficili percorsi al fine di stabilire chi vincerà nella dura competizione contro il clima torrido, i rigidi precetti del nuovo dio-tiranno e gli androidi che come suoi angeli camminano sulla Terra. In un mondo che stava per fare l’ultimo passo verso la distruzione dell’ecosistema gli equilibri sono stravolti e si attende di capire se sia Marte la soluzione, oppure cercare rifugio nelle viscere della Terra. Giungerà l’uomo nuovo, il mutato, che fonderà la stirpe umana del futuro? Sopravviveranno i Paesi che hanno deciso di non cambiare nulla, chiudendosi in un micromondo soffocato dai rifiuti che non possono più esportare? Nella tempesta di poteri e lotte che deciderà il destino della specie Jameus Gant preme il grilletto una volta di troppo e si trova ad affrontare sé stesso ed il nuovo dio rischiando molto più della sua preziosa vita, mentre Finley King giocherà con l’onnipotente coscienza elettronica una partita a scacchi per il mondo intero e scoprirà che tutto ciò che ha sempre saputo potrebbe avere un aspetto molto diverso.

Scritto prima dell'avvento delle IA, scritto prima della guerra in Ucraina, "Il Dio Elettrico" illustra un mondo che pare figlio del nostro presente, un mondo in cui le intelligenze si sfidano e le potenze si sono fronteggiate con esiti drammatici.

Ed ecco il link: https://www.amazon.it/dp/B0C1HVLF5H/ref=tmm_pap_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=&sr=

Grazie a tutti per l'attenzione!


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Sono abbonato a PressReader e cerco di leggere quotidiani da tutto il mondo. Si posso tradurre, quindi mi permetto di riportare la traduzione in inglese di un articolo di "Vedomosti" un quotidiano della Federazione Russa.

Riporto solo alcuni pezzi per non incorrere in problemi di copyright.

Citazione
The Red Square Book Festival, the main event in the Russian literary and publishing world, has been held in extraordinary conditions for the third year in a row. In the previous two years, coronavirus and related restrictions were on the agenda. This time there is a crisis in the book industry, provoked by sanctions

On June 3, the book festival of the same name opens on Red Square. And if this year Stephen King's novel "Billy Summers" can still be purchased here, then the fate of the release of his new books in Russia is still in question. In March, the American horror king notified a Russian publisher about the suspension of new contracts due to Russia's special operation in Ukraine.

Briton Neil Gaiman also publicly declared his desire to stop selling his books in Russia. But Russians can still read the texts they wrote before. Fans of J.K. Rowling cannot access digital versions of her works, but paper versions are still available. The refusal to cooperate with Russian publishers was announced by such important copyright holders on the international market as Penguin Random House (cooperates with Margaret Atwood and Tony Morrison), Simon & Schuster (cooperates with King, Dan Brown).

The crisis has not yet gained strength, but book prices are noticeably different from last year. According to market participants, the growth was 10-15%.

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Ciao a tutti, oggi abbiamo un ospite d'eccezione, ovvero Andrea Zanotti, alias Corvorosso, che da anni frequenta il nostro forum presentando opere di letteratura digitale e cartacea proposte da editori indipendenti.

Caro Andrea, come stai? Puoi parlarci del tuo progetto, quando è nato?

Speriamo di esserci lasciati il peggio alle spalle e parliamo di cose belle! Scrittorindipendenti nasce una decina d'anni fa, tempi d'oro per i pionieri delle autoproduzioni, almeno per quel che mi riguarda. Ti confesso che con il passare degli anni il mercato si è saturato e, putroppo, tanti prodotti che escono ogni giorno non hanno i crismi della professionalità . Questo ha fatto sì che l'intera categoria degli autori indipendenti ne sia uscita molto penalizzata. Ma non è questa la sede adatta per parlarne. L'obbiettivo del blog invece non è cambiato ed è sempre quello di scovare all'interno del mare magnum di queste pubblicazioni testi godibili, senza preconcetti. E devo dire che di belle scoperta nel corso degli anni ne abbiamo fatte parecchie!

Quanti autori avete recensito da quanto siete in attività?

Difficile dirlo con precisione, ma credo di non andare lontano rispondendo con almeno 300. E i libri in coda lettura sono veramente tanti. Alle volte mi trovo a pensare che effettivamente il detto che ci siano più scrittori che lettori, in Italia, possa nascondere una parte di verità . Aggiungo anche che la cosa non sarebbe poi così tragica, nel senso che la scrittura è meravigliosa ed è bello pensare che tante persone ci si dedichino.

Parlaci del mondo della letteratura indipendente, come lo descriveresti in tre righe?

Mai come in questo periodo storico credo sia una bella valvola di sfogo per tutto quello che non è uniformato ai canoni imposti dal pensiero dominante, e invasivo, che aleggia oramai anche nella letteratura d'evasione. L'autoproduzione fornisce all'autore piena libertà , comprensiva di tutti i pregi e difetti che questa comporta. Da questo sorge, inevitabile, il caos e il profluvio di pubblicazioni, alcune delle quali realmente imbarazzanti. La mancanza di filtro da parte di una casa editrice si fa sentire, anche se come ben sappiamo tutti, neppure queste sono una garanzia di qualità . Esiste l'editoria a pagamento, esitono piccoli editori che non curano minimamente l'editing dei testi, per cui, come in tutti i casi, le autopubblicazioni sono a ben vedere uno strumento. Lo si può utilizzare in modo professionale, realizzando "prodotti libro" che non hanno nulla da invidiare ai migliori prodotti delle grandi case editrici, oppure si possono sfornare lavori mediocri, soprattutto quando ci si lascia prendere dalla fretta di voler vedere il proprio lavoro nei vari negozi online.

Finora abbiamo parlato del progetto e delle edizioni indipendenti, ma parlaci un po' degli autori. Com'è rapportarsi con loro? Quali sono i percorsi più validi per proporsi al mondo quando si scrive?

Ah, in questi anni mi è capitato di tutto. La politica del blog è quella di recensire solo testi che raggiungano, a nostro parere, almeno la sufficienza. Il nostro scopo è valorizzare belle storie, non castigare opere/autori non ancora maturi. Questa è la prima cosa che chiarisco quando un autore mi manda il suo romanzo in lettura. Ovviamente tentiamo di essere il più obbiettivi possibile, e ogni recensore ha la possibilità  di scegliere il testo del quale occuparsi, per rimanere nell'ambito a lui più congeniale e nel quale si sente anche più preparato. Premesso questo, nel tempo mi sono imbattuto in qualche "cane idrofobo" che non solo non ha accettato il nostro parere, e i nostri consigli, ma che si è accanito in tutti i modi possibili. Devo dire però che la maggior parte delle persone incontrate in questi anni si è sempre mostrata disponibile al dialogo e al confronto e sono nate davvero molte amicizie e collaborazioni. E' questo l'aspetto che maggiormente mi spinge ad andare avanti e che mi aiuta a migliorare.

Quali sono i percorsi per raggiungere il lettore?

Non è facile rispondere. Anzitutto bisogna capire cosa si cerca. Anni fa, nei tempi d'oro, le autopubblicazioni erano poche, si potevano tranquillamente inserire negli store i romanzi in download gratuito e questo concedeva possibilità  immense a uno sconosciuto per farsi conoscere e leggere. Oggi non è più così. Ogni giorno escono dozzine di libri in ambito fantastico. Dozzine forse è una sottostima. Ogni giorno. Capite che è durissima. A quel punto si può guardare ai piccoli editori di qualità . In base al genere che predilige un autore che vuole farsi pubblicare dovrebbe iniziare a guardarsi attorno, a leggere opere di piccoli editori e farsi la propria idea. Conoscendo il catalogo di un editore è molto più facile trovare quello che prenderà  seriamente in considerazione il testo che gli vorrai sottoporre. A mio avviso arrivare alla medio/grande editoria è realmente opera improba. Ci sono poche agenzie letterarie in Italia capaci di raggiungerla, figuriamoci il singolo autore sconosciuto...

Ora parlaci di te, liberamente. Le tue passioni, i motivi che ti spingono a fare ciò che fai, i progetti futuri sia in questo mondo che in altri che giudichi stimolanti.

Ho iniziato a scrivere per gioco, per scherzo direi, ma ho subito capito che c'è qualcosa di "magico" nella scrittura. Avevo trent'anni suonati quando ho scritto Forze Ancestrali, il mio primo lavoretto. Sapete quando vi dicono che un personaggio per essere buono deve "prender vita"? Ecco, non è la solita frase a effetto. E' proprio così. Quando si scrive, le volte che la creatività  prende il sopravvento, le sessioni ben riuscite insomma, si entra come in trance, e allora sì, il personaggio può prendere vita, stravolgere i piani, agire di testa propria. Se non è magia questa! Dopo aver iniziato a scrivere con costanza, ho iniziato a dedicarmi anche alla meditazione. Ho sempre amato il fantastico in tutte le sue sfaccettature, i miti, le leggende e le religioni antiche. Oggi, seguendo il mio cammino, mi sono appassionato al Cristianesimo esoterico, all'angelologia e allo Gnosticismo, e vorrei realizzare qualcosa di diverso. Appoggiandomi a un illustratore vorrei realizzare un libro che tratti gli aspetti particolari dei Vangeli Gnostici e del simbolismo ad essi collegato. Mi piacerebbe qualcosa capace di stravolgere l'conografia classica. Bisogna sempre pensare in grande, giusto? A parte questo ho 2 romanzi in uscita con due editori diversi e uno in valutazione presso un altro. Insomma, cerco di darmi da fare!

Che ne dici di consigliarci tre libri tra quelli che hai recensito?

Libri che lasciano il segno, insomma. Volentieri: Malasacra di Francesco Corigliano, edito da Kipple Officina Libraria. Si tratta di un'antologia weird fastosa. Non dovreste lasciarvela scappare per nulla al mondo. Corigliano arriverà  molto lontano a mio avviso, sempre che esista un briciolo di meritocrazia in questo mondo. Appresso, Italian Way of Cooking di Marco Cardone, edito da Acheron Books. Un libro capace di farmi spanzare dalle risate, e io non amo per nulla il genere, ma che mischia lo humor nero all'horror puro. Impresa per nulla facile. Dico solo che il protagonista è un cuoco toscanaccio che cucina mostri. Eccezionale! Infine un autore che seguo da parecchio, scrive principalmente per Italian Sword&Sorcery Books, e che mi piace di più ad ogni nuovo romanzo che sforna: Andrea Gualchierotti. Qui siamo sul genere romanzo storico arricchito da elementi fantastici e mitologici di diversa estrazione. La preparazione di questo autore è il valore aggiunto capace di donare spessore e originalità  alle sue vicende. Da non perdere!
Ovviamente, se poi vi avanza un po' di tempo, magari potete dare un'occhiata anche ai miei cucciolotti, soprattuto a quelli gratuiti, almeno finchè quella dannata di Amazon non mi costringerà  a farli pagare...

Grazie mille caro Andrea!

Grazie a voi per lo spazio concessomi!

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Sala da tè / Come invecchio male...
« il: Aprile 19, 2021, 09:48:09 »
Il 16 di questo mese ho fatto i 44 inverni (o no? Nato il 16 aprile 1977... forse sono solo 44 primavere). Ebbene sono un rottame, per esempio se la sera vado a letto dopo le 23, col fatto che comunque mi sveglio tra le 6 e le 8 al massimo, ma più spesso alle 6, mi rimane un sonno pesante di quelli che senti negli occhi.

Da giovine dormivo fino alle 12 senza problemi.

E poi certi libri di carta faccio fatica a leggerli, andrò dall'oculista.

Basta, ho deciso che questa strada abitudine borghese di invecchiare non fa per me. Me ne tiro fuori  :azn:

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Fumettologica / Grouchomicon - Il libro maledetto delle risate
« il: Aprile 18, 2021, 18:21:33 »
Mi è stato regalato per il mio augusto compleanno questo prodotto:



E' una raccolta di 12 volumetti prodotti da penne del fumetto contemporaneo in onore del grande Groucho (amato oppure odiato, quindi grande), il vate della freddura, spalla del buon vecchio Dylan Dog che tanto ha allietato i pomeriggi di noi gente che fu giovane e non voleva studiare.

I volumetti hanno lo stile delle penne che li firmano, ovviamente, pertanto sono molto differenti uno dall'altro. Non so se ad una sola persona possono piacere tutti, io ne ho consultati sei, per ora, e almeno la metà li ho graditi. In alcuni non approvo lo stile dato al Groucho "revisited" che diviene molto diverso da quello storico che amo.

Insomma: un prodotto un po' diverso da solito che per alcuni può essere un bel regalo.

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Ho recentemente concluso in versione cartacea questo libro di Philip Reeve, considerato un romanzo per ragazzi e tradotto in film di recente. Onestamente non mi pare poi tanto per ragazzi, o meglio non per forza confezionato per loro.

L'ho apprezzato, l'ho letto con gusto e con curiosità. Il fatto di aver visto il film non ha rovinato l'esperienza di lettura, perché le differenze sono molte.

Ecco la sinossi:

Citazione
Futuro remoto. Tom, giovane Apprendista Storico di Terza Classe, vive in una Londra che si aggira per il mondo ormai deserto cercando di divorare altre città più deboli allo scopo di procacciarsi schiavi e risorse. Un caso fortuito porta il ragazzo a sventare il piano omicida di una giovane orribilmente sfigurata che attenta alla vita del capo della Corporazione degli Storici, l'archeologo Valentine. Prima che la misteriosa ragazza precipiti nel nulla del selvaggio Territorio Esterno, Tom riesce a farsi rivelare la sua identità. Ma, da quel momento, da eroe e si trasforma in preda. Età di lettura: da 11 anni.

Una sinossi terribile, quella dell'edizione di Mondadori di qualche anno fa, ma ecco la versione più recente:

Citazione
In un futuro remoto, dopo che la Guerra dei Sessanta Minuti ha quasi distrutto l'umanità e causato terribili sconvolgimenti geologici, le città si sono trasformate in enormi ingranaggi mobili che vanno in giro per il mondo a caccia di altre città di cui cibarsi per sopravvivere. Tom, giovane Apprendista Storico di Terza Classe che lavora nel museo di Londra, una delle città più potenti, sventa fortuitamente il piano di Hester, una ragazza orribilmente sfigurata che attenta alla vita di Valentine, l'archeologo a capo della Corporazione degli Storici. Appena prima che la misteriosa ragazza precipiti nel nulla del Territorio Esterno, la regione selvaggia e desolata che si estende al di fuori delle città su ruote, Tom riesce a scoprirne l'identità e da quel momento da eroe si trasforma in preda.

Appena meglio, ma comunque lacunosa. Il personaggio vero del libro è Shrike (chi ha detto "I canti di Hyperion"?) un cyborg vecchio di migliaia di anni che per tutto il primo volume dà la caccia all'eroina Hester Shaw per motivi che scopriremo leggendo.

Abbiamo quindi Shrike, città che si muovono (chi ha detto "John Carter da Marte?") ed altre "ispirazioni", ma il pacchetto è ben confezionato e mi è piaciuto leggerlo.

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http://www.stradebianchelibri.com/millelire.html

Ho scoperto che da anni sono disponibili questi libri. Non ne ho mai letto uno, ma magari può interessarvi.

8
Ciao! Come probabilmente saprete è uscita una nuova traduzione. Questo ha scatenato guerre tra sostenitori del passato e futuristi alle quali non ho preso parte, non per mancanza di competenza, ma perché non mi va  :)

Però ho iniziato l'ennesimo tentativo di leggere l'opera nella traduzione più nota (non sono mai riuscito ad arrivare in fondo) ed ho preso la versione in lingua originale che provo ad affiancare alla prima.

Dopodiché se ne avrò la forza leggerò la nuova traduzione.

Ecco un articolo che mi pare riassuma la questione in modo utile: https://www.ilramingo.it/2020/02/03/la-nuova-traduzione-del-signore-degli-anelli/

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Sono quasi al termine del mio primo romanzo. Si tratta di fantascienza. Dopo molti mesi di lavoro ci sono quasi... Intendo che oltre alla prima stesura e tre o quattro correzioni mie ha già beneficiato della beta-lettura di un amico (prima metà del testo, ora sta lavorando sulla seconda) e altri due sono al lavoro.

In un mesetto circa penso che dovrò dire basta alle correzioni (se no... non si finisce mai!) e vorrei proporlo alle case editrici. Mi stavo chiedendo se, anziché limitarmi alla stampa su A4 normale, non sia il caso di rivolgermi ad una tipografia e far realizzare un libro vero e proprio (ma senza self editing). Il fine è presentarlo al meglio.

Una ventina di copie costano tra i 200 ed i 300€ e ne avrei abbastanza per le prime tre CE (Mondadori per Urania, DeA per Planeta e DELOS)

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Ho appena fruito della versione audio di Fahrenheit451 (un giorno dopo averlo letto) e mi è piaciuta assai.

Immediatamente dopo ho ascoltato 1984 (Orwell, ovviamente). Piaciuta anch'essa, una spanna sopra alla prima come opera.

Voi avete esperienze in merito?

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Area Generale e consigli per l'acquisto / Chromebook si e no
« il: Settembre 14, 2020, 20:55:14 »
Ciao! Di recente per la mia attività di scrittore, che voglio divenga sempre più presente nella mia vita, ho acquistato un Chromebook. Il motivo è che mi serviva una "macchina da scrivere" sempre pronta, non troppo cara, con ampia autonomia e priva di altre funzioni se non scrivere su google docs.

Ho preso un HP Chromebook con lo schermo che si ribalta a 360 gradi, 14 pollici, tastiera molto valida, 10 ore di autonomia e, grazie al tasto per la visualizzazione a schermo intero posso vedere unicamente il sito (no tabs, preferiti, ecc...) che nel caso della scrittura equivale ad avere davanti un foglio bianco.

Volevo aprire una discussione sui Chromebook come strumenti di gestione degli ebook (si può installare Calibre per Linux), scrittura e consultazione di PDF (il mio ribaltando lo schermo diventa un grosso tablet, purtroppo un po' pesante).

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Ciao! Apro questa rubrica dove accogliere un suggerimento per utente/mese. Lo scopo è rendere più sintetica e fruibile l'esperienza dei lettori rispetto al nutrito post sulle letture in corso, che riporta anche esperienze non soddisfacenti (giustamente).

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Sala da tè / Minimalismo - Cos'è, a cosa serve, cosa fa.
« il: Febbraio 09, 2020, 22:29:38 »
Mi sto interessando all'argomento. Ho imparato solo oggi che ciò che cerco da anni ha un nome e che alcune persone anche famose lo avevano giò attuato decenni fa.

Da molto tempo mi interrogo sul valore delle cose. Non sono anti consumista, ho accumulato qualunque cosa e mi piace comprare, inoltre so che tutti i vantaggi veri del mondo moderno (es in tema salute) sono giunti a noi anche grazie al denaro, al consumo, a ciò che è stato il mondo fino ad un secondo fa.

Però mi interrogo sul valore delle cose e non ho risposte pronte, ma qualche domanda include già una direzione. Il valore delle cose... troppo poco, non sono solo le cose. Allora anche le idee? I sogni, le frequentazioni, l'uso del tempo, le esperienze... perché da anni mi pare che manchi sempre qualcosa e che pur mancando... non serve aggiungere?

Ecco che mi scopro istintivamente minimalista da molto tempo. Infatti ho cercato di lavorare meno e spendere meno, per tenermi il tempo. Infatti ho cercato di bloccare i miei click su "compra" in merito a cento cose da poco prese perché costano poco, e ci metto anche gli ebook, ne ho centinaia, non credo che ne leggerò mai più di metà.

Negli anni ho tentato di ridurre, regalando, vendendo, ma con efficaca altalenante, eppure ogni volta mi sentivo un pochino meglio. Poi ricadevo nel demone, alimentato dall'insoddisfazione e dalla noia.

Ultimamente ho fatto di più. Ho ridotto ulteriormente la mia collezione di libri, per vederli più in ordine e, nel futuro, selezionarli per gradimento ed interesse. Ho venduto quasi tutti i miei orologi, quasi venti, per rimanere con tre segnatempo belli e basta. In tutti gli altri settori vorrei fare uguale, ma so che non sono gli oggetti il fine ultimo. Essi rappresentano la mente, che può (non credo sia così per tutti) beneficiare della maggiore attenzione verso poche luci, molto brillanti e ben conosciute.

Per ora so molto poco e imprimo a fuoco, davanti a me, che va sempre lasciato spazio per altre idee, diverse da quella che ora mi affascina. Quindi niente estremismi, ma tanta curiosità.

Voi ne sapete niente?

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Sala da tè / Salutiamo il 2019!
« il: Gennaio 01, 2020, 12:32:15 »
Eccoci qua è finito. Cosa vi ha lasciato? Cosa avete letto? Quali ricordi rimarranno sempre nella memoria?

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Ieri ho incontrato per caso un autore, di cui non farò il nome per preservarne la privacy, specifico subito che non si tratta di Gianluca Morozzi, ovvero la persona che in queste settimane cura il corso di scrittura creativa che frequento.

L'autore mi ha fornito, in una chiacchierata abbastanza lunga, alcune informazioni sul mondo editoriale che vorrei condividere con voi perché mi hanno un po' stupito.

Egli sostiene che nel Bel Paese i numeri che identificano un best seller sono assai modesti, talvolta non più di 3000 copie vendute (onestamene non abbiamo specificato il periodo, immagino in un mese) mentre in Germania anche i libri più modesti raggiungono e superano tali numeri.

Inoltre sostiene che all'autore vada solo il 5% del prezzo di copertina e che 10€ a libro sono una soglia di realizzo alla quale la casa editrice punta solo per i numeri, ma il vero guadagno (del progetto editoriale) si ha da tale cifra in su.

Ho anche appreso che, facendo conti un po' alla carlona, il 60% del prezzo va in spese di stampa e messaggeria (logistica e trasporti), il 30% alla libreria, il 5% alla casa editrice, il 5% all'autore. Sono certamente valori molto approssimati, ma sono davvero stupito di sapere che la messaggeria (esclusa quindi la libreria) sarebbe così impattante.

In pratica con l'ebook l'editore già risparmia oltre la metà.

Inoltre un libro rimane a scaffale (immagino si intenda "correntemente riassortito") da 1 a 4 mesi a seconda dell'editore. Alcuni editori sono assai rapidi, più propensi a bassi prezzi ed a "produrre" molto (Newton) altri hanno atteggiamenti diversi (Mondadori più mesi) o molto diversi (Sellerio prezzi più alti).

Cosa ne pensate?

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Sala da tè / Corsi di scrittura creativa
« il: Settembre 25, 2019, 15:41:13 »
Ho iniziato a seguirne uno. Ieri sera la prima di otto serate, a pagamento, tenute da un autore di romanzi, ovvero Gianluca Morozzi.

Voi avete mai fatto esperienze simili?

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Fumettologica / Fumetti muti / Silent Books
« il: Aprile 23, 2019, 11:49:58 »
Ne avete letti? Sono fumetti senza testo. Io ho "L' approdo" di Shaun Tan che giudico un assoluto capolavoro, mentre il secondo che ho comprato "A Land called Tarot" di Gael Bertrand mi ha preso molto meno.

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Sala da tè / Mi hanno licenziato!
« il: Marzo 27, 2019, 17:10:27 »
E ne sono felice. La mia azienda agonizzava da anni e io montavo l'ansia come la panna per le fragole. Alla fine dopo aver sentito gli ultimi discorsi funerei sono andato dal capo e gli ho detto che se necessario, se previsto, non si doveva far scrupoli che pure io ero stanco e stufo.

Ora chiudo un po' di cose (passaggi di consegne) poi sono libero da una situazione che mi rendeva infelice da anni.

Ho un piccolo secondo lavoro, compatibile con la disoccupazione, che a breve (alcuni mesi) dovrebbe diventare il primo perchè probabilmente potranno assumermi, quindi la smetto di preoccuparmi e provo, a quasi 42 anni, a vivere con più qualità.

Il secondo lavoro è a 5 minuti da casa è totalmente flessibile e mi piace farlo (al contrario dell'altro dove non avevo alcun problema con le persone, ma le giornate erano quasi tutte vuote ed è terribile! In più ero stufo di stare in ufficio, sono vent'anni che sto al chiuso, il lavoro nuovo è sempre all'aperto).

Ora vediamo come va la seconda parte della mia vita.

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Sala da tè / Meditazione: chi si, chi no, come si fa.
« il: Gennaio 08, 2019, 17:51:17 »
Per colpa di mio cugino  :clap: mi sto interessanto alla meditazione. Ho fatto piccoli esperimenti in tal senso, solo un paio di sessioni mattutine, trovando difficoltà a liberare completamente il cervello, ma anche ottenendo un effetto warp sul tempo infatti i 15 minuti che imposto passano in un attimo. Cioè passano in 15 minuti, ovviamente, ma a me paiono 5.

Sono bastate queste due sessioni (fatte male, senza nozioni, in ambiente non adatto, eccetera) per farmi sentire più rilassato. Ho comprato un libro per capirci di più, voi che ne pensate?

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Sala da tè / Scrivere (e non digitare)... chi lo fa?
« il: Dicembre 30, 2018, 13:04:07 »
Ho comprato un quaderno da usare come diario. Credo che il mio ultimo diario risalga a trent'anni fa. Poi ho comprato una stilografica. Ed ho ricominciato a scrivere. Mi piace. Forse quei fogli rimarranno e saranno più accessibili delle centomila ore di digitazione della mia vita. Un giorno io li leggerò o lo farà mia figlia.

Non ho più scritto lettere ad amici o cartoline a parenti. Non ero quasi più capace di scrivere in corsivo, ma ho recuperato subito. Forse avrete capito che sono in una fase oscura, di rifiuto, di revisione, ma questo argomento è comunque valido ed attuale: voi scrivete?

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