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eReading - Libri, fumetti, contenuti in generale => Recensioni e discussioni su libri e prodotti editoriali => Topic aperto da: Caramon77 - Settembre 24, 2015, 17:40:49
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(http://s18.postimg.org/q0mgxp1ud/elogio_della_lentezza_101172.jpg) (http://postimg.org/image/q0mgxp1ud/)
Disambiguazione : esistono altri testi con lo stesso titolo, ad esempio a firma di Lamberto Maffei (ed Mulino), Gian Luigi Beccaria (ed Aragno). Questo testo è prevalentemente noto come "Elogio della lentezza - rallentare per vivere meglio", in un caso anche "E vinse la tartaruga, elogio della lentezza - rallentare per vivere meglio"
CHI E' CARL HONORE'
Copio da Wikipedia :
Carl Honorè (...) è uno scrittore e giornalista canadese, autore del best-seller internazionale "Elogio della lentezza" pubblicato nel 2004.
Nel 2008 ha pubblicato un nuovo libro "Genitori slow. Educare senza stress con la filosofia della lentezza", che promuove una tecnica più rilassata per crescere ed educare i figli.
Honorè è nato in Scozia ma ritiene Edmonton sua città natale. Dopo la laurea presso l'Università di Edimburgo con una laurea in storia e italiano, ha lavorato con i "bambini di strada" brasiliani che lo hanno ispirato a diventare giornalista. Dal 1991 ha lavorato per tre anni come corrispondente da Buenos Aires. Il suo lavoro è apparso su testate quale l'Economist, l'Observer, l'American Way, National Post, Globe and Mail, Houston Chronicle, e il Miami Herald. Attualmente vive e lavora a Londra con la moglie e i due figli.
Fonte : https://it.wikipedia.org/wiki/Carl_Honor%C3%A8 (https://it.wikipedia.org/wiki/Carl_Honor%C3%A8)
IL TESTO:
Se non ho capito male c'è stato un momento in cui questi concetti andavano di moda. Oltre alla new age è accaduto a cavallo del 2000. Gli altri testi simili che ho individuato sono spesso dello stesso periodo, forse qualcosa nell'aria... sta di fatto che un testo del genere può facilmente risultare un inutile raccolta di propositi irrealizzabili e teorie bislacche.
Al contrario qui ci sono molti esempi pratici, realtà consolidate, persone vere che hanno sperimentato, spesso senza fallire. Parlo di un approccio più ragionato e calmo alle cose, alla vita ed alla tabella di marcia. Il testo divide l'atteggiamento "fast" e le varianti "slow" in settori di applicabilità : cibo, lavoro, salute, insegnamento, ecc... ritrovando alla fine un rapporto più olistico.
Non si nega l'esigenza di andare veloci quando necessario. Si critica la voglia di farlo solo per farlo, l'incapacità di dire "rallenta!" e recuperare momenti di meditazione e interiorità . In Italia ce ne accorgiamo meno, forse, l'autore dipinge il nostro Paese come la patria della slow-life (in senso buono, ovvero come l'origine del ripensamento) e illustra in modo inedito (per me) e terrificante altri Paesi spesso glorificati e ritenuti la massima evoluzione umana (Giappone, USA, UK).
Nulla, di quanto scritto, è del tutto nuovo, i concetti sono semplici, ma sapere che ciò viene desiderato ed applicato da altri è molto interessante. In ultimo ho trovato buono il ritmo e lo stile, non molto slow, si potrebbe dire. Un testo per cui vale la pena di spendere il proprio tempo.
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Cosa sarebbe, in sintesi, la vita Slow?
Ci sono molte differenti realtà . Italianissimi sono : Slow Food, Slow Sex, Slow Cities.
Cibo (se possibile più naturale, cucinato, non surgelato, consumato con calma in momenti conviviali, magari condito da un po' di curiosità ), sesso (tantra e lentezza, spiegati un po' nel libro, come preludio ad un atteggiamento meno affrettato di quanto in occidente sia d'abitudine), vita urbana (quartieri adatti a muoversi a piedi, spazi di relax, ecc...).
Poi c'è la filosofia di base che pare dire : Sono sicuro di non lavorare troppo? Uso bene il mio tempo, oppure mi fermo in ufficio solo perché c'è ancora il capo? Se rinuncio a una porzione del mio introito per 3 giorni liberi al mese cosa succede? Perché il mio medico mi dedica solo cinque minuti, avrà avuto il tempo di capire? Devo per forza farcire la vita di mio figlio di impegni, sport, doveri? Se spengo la tv e dedico quelle due ore a un altro hobby? Sono ancora in grado di dedicare tempo ed attenzione ad un libro? Sto leggendo troppo veloce? Questo brano di musica classica è suonato troppo velocemente? Quando è stata l'ultima volta che ho potuto meditare? E se l'ho fatto è accaduto in fretta? Pensavo di perdere tempo?
Tutto è troppo veloce?
Correndo di fianco al giardino fiorito vedo solo macchie di colore, non posso ammirare, nè addentrarmi. Talvolta è necessario, ma quante volte non lo è, eppure corro comunque?
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Pensiamo alle nostre vite. C'è qualcosa che varrebbe la pena di rallentare?