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eReading - Libri, fumetti, contenuti in generale => Recensioni e discussioni su libri e prodotti editoriali => Topic aperto da: sakitatu - Ottobre 13, 2015, 21:50:37
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Da ragazzino (leggasi 15-20 anni fa) ero appassionato di Stephen King.
Avevo letto diverse raccolte di racconti, IT, Pet Sematary, Misery, Carrie, Christine, Cujo, Dolores C., e penso basta.... Da dove posso riprendere? Cosa mi consigliate di non troppo horror?
Vi ringrazio!
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Direi "Il miglio verde", se hai pazienza.
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Direi "Il miglio verde", se hai pazienza.
mmmm conosco a memoria il film....
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Allora magari qualcosa che ha scritto con Peter Straub!
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Ti consiglio " L'uomo in fuga"
tentativo di S.king di approcciarsi alla fantascienza in un modo tutto suo..
secondo me un bel romanzo con un finale capolavoro!
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A me è piaciuto molto "Le creature del buio", conosciuto anche come Tommyknockers :smile:
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Segnalo questo interessante articolo : http://www.studiamo.it/pages/libri-stephen-king/ (http://www.studiamo.it/pages/libri-stephen-king/) riguardante la vena creativa di King. Che pare esaurirsi...
Cito :
Secondo Stephen King un bravo scrittore, campione d’incassi, deve pubblicare un nuovo romanzo all’anno. [...] Pubblicare un libro all’anno non significa però scriverne uno all’anno. Gli scrittori più prolifici (e Stephen King sicuramente lo è) arrivano a scrivere anche 3 o 4 libri in un anno. L’eccedenza di romanzi in bozza non pubblicati viene messa al sicuro (“le castagne sono messe da parte per formare la scortaâ€) [...] Stephen King, prima di raggiungere il successo professionale, ha sicuramente creato più di quanto pubblicasse. [...] Si può quindi ragionevolmente presumere che sino a qualche anno fa, noi lettori abbiamo goduto dei racconti buttati giù nel periodo più intenso ed eccellente della sua vita e intelligentemente distribuiti per la stampa ad intervalli regolari di tempo. I libri editi successivamente sono invece quelli scritti nella seconda fase della vita professione di Stephen King, quando egli ha riservato minor tempo e minor attenzione all’attività per la quale è un incontrastato maestro: creare storie raccapriccianti, che mettono i brividi anche ai meno impressionabili e cariche di un’eccezionale tensione narrativa che tiene incollato l’ignaro lettore fino all’ultima pagina.
Consiglio la lettura dell'articolo integrale.
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Segnalo questo interessante articolo : http://www.studiamo.it/pages/libri-stephen-king/ (http://www.studiamo.it/pages/libri-stephen-king/) riguardante la vena creativa di King. Che pare esaurirsi...
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Consiglio la lettura dell'articolo integrale.
Interessente e condivisibile..
tra l'altro credo che il fenomeno non è limitato al solo Steven K. ma può estendersi in molti altri casi simili.
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Segnalo questo interessante articolo : http://www.studiamo.it/pages/libri-stephen-king/ (http://www.studiamo.it/pages/libri-stephen-king/) riguardante la vena creativa di King. Che pare esaurirsi...
Grazie della segnalazione, ma mi pare che l'autore dell'articolo faccia molte congetture (“sono arrivati a ipotizzareâ€, “abbiamo una teoriaâ€, “verosimilmenteâ€, “si può ragionevolmente presumereâ€...) e pochi fatti. Io posso ipotizzare tutto il contrario, visto poi che la base non è oggettiva (non so: un maggiore o minore numero di testi pubblicati, o di copie vendute), bensì basata sull'opinione che l'autore dell'articolo ha dei libri più recenti di King.
Ma il problema principale, per me, è che non solo non condivido le sue opinioni – problemi miei, si dirà – ma soprattutto trovo riduttivo tutto il suo approccio.
Nel sottolineare il King autore di thriller e horror, “mago del brividoâ€, che ci offrirebbe i “consueti colpi di scena†grazie alla “sua macabra fantasiaâ€, riduce l'opera a una parte importante ma tutt'altro che completa di quello che ha scritto King. Io sono un grande lettore di King ma, paradossalmente, un fantasma o mostro o presenza inquietante in più o in meno mi cambiano poco la vita. Intanto, non tutti i suoi libri, anche fra i migliori, sono horror. E soprattutto, è il complesso delle storie che racconta – anche in un singolo romanzo, persino senza pensare a quelli collegati – delle atmosfere, di una certa America minuta e globale, delle idee fantastiche o realistiche, che mi appassionano alla sua lettura.
Negli ultimi tempi, per esempio, mi è piaciuto molto il recente “11/22/63†che, primo, non è horror e, secondo, è basato su un'idea fantascientifica che in un certo senso è il meno. È cioè indispensabile per far partire l'azione, ma pio è lo svolgimento, le situazioni, gli intoppi, i problemi oggettivi e soggettivi del protagonista che rendono veramente appassionante la lettura.
Grazie ancora a Caramon e ciao a tutti,
Daniele
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Grazie a te per questo prezioso approfondimento. Adoro gli utenti che vanno a scavare nelle cose e arricchiscono la comunità di punti di vista profondi e ragionati. Il fatto che la tua tesi sia in contrasto con quella riportata è un grande vantaggio per il lettore che volesse un'informazione più completa.
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Negli ultimi tempi, per esempio, mi è piaciuto molto il recente “11/22/63†che, primo, non è horror e, secondo, è basato su un'idea fantascientifica che in un certo senso è il meno. È cioè indispensabile per far partire l'azione, ma pio è lo svolgimento, le situazioni, gli intoppi, i problemi oggettivi e soggettivi del protagonista che rendono veramente appassionante la lettura.
Grande! :good: :good: