Homo Readens

Categoria Generale => Sala da tè => Topic aperto da: karamella - Gennaio 20, 2017, 18:07:30

Titolo: Influenza della tecnologia sulla capacità conoscitiva.
Inserito da: karamella - Gennaio 20, 2017, 18:07:30
Salve,

Ho appena finito di leggere il saggio: 

"Demenza digitale" di Spitzer Manfred  Ediz.Corbaccio

Citazione:
«Dalla penna di uno dei più rinomati neuroscienziati tedeschi, si tratta di un documentatissimo saggio che vuole dimostrare come i media digitali siano pericolosi per la nostra mente e il nostro corpo.» Panorama

Non è recentissimo (2013)  ma mi sembra ancora valido.

Mi piacerebbe conoscere le vostre osservazioni su questo libro, se lo avete letto, od esprimere un parere sull'argomento magari in altra sede.

Cordialità

Edit. Ho scoperto adesso che dello stesso autore si trova anche il nuovo volume "Solitudine Digitale"
        Edito nel 2016 sempre da Corbaccio.
       
Titolo: Re:Influenza della tecnologia sulla capacità conoscitiva.
Inserito da: Caramon77 - Gennaio 21, 2017, 17:09:29
Spostato qui poiché ritengo che saranno di più gli utenti interessati a parlare dell'argomento che quelli che hanno letto il libro.
Titolo: Re:Influenza della tecnologia sulla capacità conoscitiva.
Inserito da: Caramon77 - Gennaio 21, 2017, 17:16:24
Pur non conoscendo nel dettaglio le tesi proposte dall'autore ritengo che la tecnologia abbia una grande influenza sulla capacità conoscitiva, intellettiva e quant'altro, o meglio, com'è intuibile, sebbene possa avere tale responsabilità la tecnologia stessa (l'esempio più semplice è l'effetto della componente azzurra dell'illuminazione dei display e la luce stessa, che altera la percezione del sonno ed il suo manifestarsi), ritengo che la tecnologia abbia permesso abitudini errate che influiscono pesantemente sulla mente umana.

Oggi siamo sempre più compulsivi, impazienti, incapaci di concentrazione. L'informazione veicolata dai nuovi media è sempre più rapida, sintetica, incompleta, i metodi comunicativi prevedono messaggi rapidi, informazioni sempre revisionabili, e consultabili ovunque. Non c'è nessun bisogno di dedicare un minuto a leggere alcunché, non c'è bisogno di concentrarsi e memorizzare, avremo sempre tutto con noi.

Inoltre non siamo mai irreperibili. Non abbiamo la nostra nicchia temporale per affrontare un testo o un informazione complessa che chiede attenzione. Oltre a ciò siamo bombardati da disturbi di ogni genere.

Tutto ciò deve ancora sottostare alla nostra volontà, ci sono ancora possibilità di aggirare questi problemi, ma sono sempre meno attuali ed attuabili.
Titolo: Re:Influenza della tecnologia sulla capacità conoscitiva.
Inserito da: Snoop - Gennaio 23, 2017, 10:57:42
Leggendo velocemente un commento di un lettore mi sembra di capire che i dati che rivelano i danni maggiori si riferiscono agli adolescenti e anche a mio parere quella è una fascia di età molto vulnerabile e non matura per gestire la cosa responsabilmente, anche gli adulti di indole simile ne fanno parte però.
Devo amettere tuttavia che i ragazzi, grazie a condivisioni di esperienze e opinioni di numerosissimi utenti di ogni età e genere, conoscono aspetti della realtà che le vecchie generazioni non si sognavano nemmeno, in alcuni casi però acquisire certe conoscenze non è un fatto positivo.

Un'altra opinione che riporto è quella del sociologo De Masi secondo il quale, dopo gli ultimi decenni in cui la frenesia della vita moderna aveva ridotto la vita sociale, l'uso dei social ha un effetto benefico e lodevole.
A mio parere, quest'ultima considerazione va un pò ridimensionata perchè questa forma di socializzazione facile e virtuale fa perdere un pò di interesse verso quella reale più impegnativa ma più significativa.   
Titolo: Re:Influenza della tecnologia sulla capacità conoscitiva.
Inserito da: Snoop - Gennaio 23, 2017, 11:23:08
Pur non conoscendo nel dettaglio le tesi proposte dall'autore ritengo che la tecnologia abbia una grande influenza sulla capacità conoscitiva, intellettiva e quant'altro, o meglio, com'è intuibile, sebbene possa avere tale responsabilità la tecnologia stessa (l'esempio più semplice è l'effetto della componente azzurra dell'illuminazione dei display e la luce stessa, che altera la percezione del sonno ed il suo manifestarsi), ritengo che la tecnologia abbia permesso abitudini errate che influiscono pesantemente sulla mente umana.

Oggi siamo sempre più compulsivi, impazienti, incapaci di concentrazione. L'informazione veicolata dai nuovi media è sempre più rapida, sintetica, incompleta, i metodi comunicativi prevedono messaggi rapidi, informazioni sempre revisionabili, e consultabili ovunque. Non c'è nessun bisogno di dedicare un minuto a leggere alcunché, non c'è bisogno di concentrarsi e memorizzare, avremo sempre tutto con noi.

Inoltre non siamo mai irreperibili. Non abbiamo la nostra nicchia temporale per affrontare un testo o un informazione complessa che chiede attenzione. Oltre a ciò siamo bombardati da disturbi di ogni genere.


Sono d'accordo con le tue osservazioni, ad esempio leggevo i risultati di una ricerca secondo i quali i ragazzi di altre generazioni cresciuti senza internet avevano una media sulle pagelle più alta rispetto ai ragazzi di oggi che si perdono in mille distrazioni.

Per quanto riguarda la questione della reperibilità, personalmente la cosa non è un grosso problema perchè ho sempre avuto un comprtamento un pò particolare e se voglio rispondere in ritardo ad un contatto lo faccio senza farmi troppi problemi, a parte il fatto di ricevere chiamate, non mi va di  ignorare più di tanto questo tipo di contatto.
Titolo: Re:Influenza della tecnologia sulla capacità conoscitiva.
Inserito da: Caramon77 - Gennaio 24, 2017, 09:24:13
Anche io non ho l'ansia di rispondere subito ai messaggi, ma l'azione di disturbo avviene comunque. Personalmente permetto al mio telefono di avvisarmi solo in caso di messaggi privati (abitualmente abbastanza rilevanti, poiché non sono uno che chatta molto uno a uno) gli altri li vedo quando mi viene in mente di accendere il display.

Si può, quindi, ridurre il problema, sta di fatto che oggi si vive in un bagno di stimoli che è necessario limitare attivamente, cosa che non tutti fanno, quindi, essendo il topic generale, ritengo che i disturbi siano frequenti ed abbiano conseguenze sull'apprendimento e la concentrazione.

Il fatto stesso di non avere a che fare con libri, manuali ed enciclopedie ha i suoi pro (tralasciando i testi imposti dalla scuola o dall'università ci sono molti metodi per reperire informazioni in modo gratuito e legale, oltre che ottenere una benefica varietà) ed i suoi contro (dubbi sulla validità dell'informazione, difficoltà nel separare l'attività dai suddetti stimoli di disturbo, necessità di uno strumento elettrico/elettronico, allontanamento dal concetto di materialità, permanenza, "solidità" dell'informazione, ecc...).

Sia chiaro che non sono contro l'innovazione. Giorni fa sono stato in visita a quella che potrebbe divenire la scuola elementare di mia figlia ed ho piacevolmente notato che ogni classe ha lavagna, proiettore e pc. Sono certo che questi strumenti siano positivi per l'efficacia dell'apprendimento ed è un bene che la scuola pubblica italiana (ho visitato, in verità, due scuole, entrambe statali, entrambe fornite di eccellenti e moderne dotazioni) non sia agli stracci come sento dire, per lo meno qui in Emilia.

Però ci troviamo di fronte all'insidia dell'autostrada: si fa prima, si va lisci, ma si perde la capacità di viaggiare.

So che è un post troppo prolisso e me ne scuso, ma ho ancora una cosa da dire: avremo coscienza della conoscenza, una volta che la "summa" di essa, o meglio la versione comunemente racchiusa in una enciclopedia, non sarà più, da nessuno, ricordata come una intera scaffalatura di volumi?

Wikipedia, che uso quotidianamente, ha un milione e trecentomila voci in italiano. Che significa? Nulla, per lo scopo sopra esposto di creare una relazione tra il nostro essere e il concetto di conoscenza, evoluzione, ricerca, progresso. E' un numero privo di significato e valore.