Homo Readens
Categoria Generale => Sala da tè => Topic aperto da: Caramon77 - Marzo 20, 2017, 12:31:22
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Ricordo che da ragazzo leggere Dragonlance creava nella mia personale sala proiezioni (la capoccia) una cornucopia di immagini. Luoghi, personaggi, azioni.
Oggi trovo molto più difficile definire per immagini ciò che leggo. Procedo nel racconto e senz'altro ho in mente concetti, eventi, sensazioni, ma non un film.
Com'è per voi? Avete la capacità o l'istinto di pennellare immagini di personaggi e "vedere" i luoghi?
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Amo la lettura proprio perché mi consente di costruire nella mia testa immagini e situazioni. Non riesco ad immaginare la possibilità di leggere senza "vedere" cosa sto leggendo, e quello che scrivi mi mette anche un po' paura: temo che perdendo questa caratteristica possa provare meno piacere nella lettura.
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Io riesco bene con i luoghi, ma le persone faccio fatica ad immaginarle. Da ragazzo era diverso. Forse devo solo sforzarmi maggiormente.
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Tendo ad immaginare luoghi e persoanggi anche se -credo- non a tratteggiarli dettagliatamente.
Trovo spesso pero' che sia una fregatura la trasposizione cinematografico/televisiva di un qualche romanzo: da quel momento non mi riesce di staccarmi da quella descrizione se non a prezzo di grossi sforzi ( e non sempre ci riesco).
Ad esempio, me lo fa nel leggere un romanzo di Camilleri con Montalbano, porcocane, mentre fortunatamente nel leggere un romanzo di Montalban ( Manuel Vasquez) con Carvalho, ho gia' in testa la "mia" Barcellona", il "mio" Biscuter" eccecc.
Comunque si, costruisco molto. E quello mi da' molto piacere, nel leggere.
Anche se, leggendo nella vita reale, magari mi estraneo troppo e vengo insulatato se non rispondo al terzo/quarto richiamo da parte di persone vicine che cercano di attrarre le mia attenzione ( fortunatamente, credono io finga ;-)))
HP
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Ecco, forse la tua esperienza è simile alla mia. Anche io tratteggio, solo che tratteggio più... l'aura dei personaggi, ne percepisco in modo netto la personalità , anche senza immagine, bene le emozioni, meno la presenza fisica e le espressioni, quasi per nulla i volti, pochissimo gli abiti.
Non li "posiziono" nei luoghi, o meglio lo faccio in modo istantaneo, nel senso che la posizione non è fissa, ma "salta" come un VHS vecchio.
Al contrario luoghi ed edifici, pur nella nebbia della mia mente, forse troppo approssimativa, sono abbastanza presenti.
Nonostante questo atteggiamento un po' superficiale a me piace leggere. Se trovassi il modo di immergermi di più (come da ragazzo) credo che ne guadagnerei in godimento un bel po'.