Homo Readens
Categoria Generale => Novità ed eventi => Topic aperto da: Snoop - Febbraio 07, 2020, 14:53:27
-
Ciao a tutti,
io non sono esperto del settore, voi cosa pensate della nuova legge approvata in senato sui limiti agli sconti nel campo dell'editoria?
-
Ferocemente contrario.
Limiti agli sconti, sanzioni; e dall'altra parte sovvenzioni.
Creano centri di controllo e di potere; cioè la solita melma in cui guazzano i politici.
Meglio il sistema EN, nessun limite e nessun obbligo.
-
Concordo con te in tutto.
-
A sentire gli operatori del settore sarebbe una cosa ben fatta. Chiudono librerie continuamente e, talvolta, sono aziende famigliari con storia centenaria. E' un peccato. Solo non capisco a cosa serva lasciare il 5% di sconto. Non è uno sconto, è uno spreco di patacchini a me non me ne può fregare di meno di uno sconto da 50 cent su un libro da 10€ e le altre "libertà " di applicare sconti sono ridicole.
Tanto vale dire che in Italia i libri vanno venduti a prezzo di copertina e bon.
Sono sempre stato dubbioso sulle forme di limitazione della libertà , però va detto che il problema c'è ed è importante. A noi pare che l'online possa darci tutte le soluzioni ed abbia portato enormi vantaggi, invece fa piazza pulita di un assetto economico locale che crea moltissimi disguidi ed ancor più lo farà in futuro.
Oggi infatti qualcosa c'è ancora, ma sono gli scampoli di un mondo che tutti abbiamo contribuito a distruggere per mero interesse monetario. Tra vent'anni ci sarà ciò che noi oggi decideremo di difendere, oppure niente.
-
Questa legge si applica anche agli ebook? Oppure solo ai libri cartacei.
Mi vengono in mente le offerte-del-giorno o del weekend dove lo sconto è molto più alto del 5%.
-
Ripensandoci mi viene da dire che probabilmente, se proprio si voleva agire in questo modo, la legge andava fatta durante i primi tempi delle vendite online perché penso che ormai in tanti si erano abituati a usufruire degli sconti e adesso non saranno in tanti a tornare serenamente ad acquistare un libro a prezzo pieno in libreria, forse ci potrebbe essere un incremento del mercato dell'usato.
Aggiungo che un punto di forza della vendita online è il fatto di ricevere l'acquisto sotto forma di pacco, come fosse un regalo che si riceve e il precedente momento di pagamento viene percepito di meno rispetto a quando si sta davanti alla cassa al negozio e si apre il portafoglio.
-
Se ci pensate anche il 15% è uno sconto risibile. Il problema è ben diverso e noi cerchiamo di arginare un fiume che rompe gli argini con paletta e secchiello.
L'umanità muta le sue modalità e per un paio di decenni il progresso sregolato del commercio in rete l'ha fatta da padrone. Oggi è il momento di ricordarsi che se si comprano pochi libri, ma buoni (poi ci sono le biblioteche), poco conta lo sconto.
Io compro prevalentemente in libreria. Significa aspettare molto di più ciò che ordini, pagare di più e scegliere di meno, perché è pure piccola. Sapete che c'è? E' ottimo! Le abboffate le ho fatte in passato, adesso è il momento di assaporare.
Da ragazzo, tra i diciotto e i venticinque/ventisette, l'accumulo indiscriminato di libri era una droga, andavo con un amico alle feste de l'unità dovei libri si vendevano a chilo e uscivo sempre con due sacchi pieni. Di quei testi ne avrò letti il 10% e negli ultimi anni ho dovuto buttarli perché in casa c'è bisogno di spazio e perché analizzandoli oggi ho capito che non li avrei mai letti (infatti non li avevo letti in questi decenni).
L'online ha diversi difetti: la mancanza di rapporto umano, la tendenza a favorire l'acquisto compulsivo in ogni momento (in libreria almeno ci devi andare), l'annullamento della serendipità , poiché i motori degli store tendono a proporti cose che dovrebbero interessarti.
Poi ha anche molti vantaggi, ma come vediamo sta distruggendo un sistema, un pezzetto di società . Non è limitando gli sconti che recuperiamo.