Autore Topic: [RECENSIONE] Lettera ad un bambino mai nato - Oriana Fallaci  (Letto 5493 volte)

Caramon77

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"Lettera ad un bambino mai nato"
di Oriana Fallaci.



Oriana Fallaci era giovane, quando scrisse questo testo. Era una giornalista all'assalto, ed era una donna in un mondo che cambiava in modo repentino. La tematica dell'aborto era nell'aria da un po', ma quando lei scrisse questo testo non era ancora realmente esplosa. Fortuna volle che il testo fosse pronto proprio al momento giusto.



Riporto un breve stralcio da Wikipedia :

"Lettera a un bambino mai nato è un libro scritto da Oriana Fallaci nel 1975. Il libro tratta temi quali l'aborto, la famiglia e l'amore.
Il libro fu scritto per l'allora direttore dell'Europeo Tommaso Giglio, che commissionò alla Fallaci un'inchiesta sull'aborto. Le diede tempo quattro mesi dandole carta bianca sui contenuti. Anziché con l'inchiesta, dopo sei mesi la giornalista tornò con un fascio di fogli contenenti il libro. Nel 1993 la stessa Fallaci ha dichiarato che il direttore non le perdonò mai questa "disobbedienza" e che per quindici giorni non le rivolse la parola."


Il testo è piuttosto breve, diretto e molto intimista. La donna (che non sarebbe affatto la Fallaci, a detta dell'autrice, ma io ho fortissimi dubbi) parla con il bambino che ha in grembo, ma sostanzialmente parla con sé stessa. Non si intravedono timori reverenziali, non ci sono parole proibite, tutto è detto, come si fa (magari non sempre) con la propria persona interiore.

Lo stile è quello tipico dell'autrice, senza virtuosismi, ma competente, puntuale, corretto.

La "storia" è assai coinvolgente. Se ci concentriamo sul periodo lo diviene ancora di più. La donna si trova sola a decidere, non solo della sua vita, ma di quella di un'altra persona. Il mondo, fuori dal loro universo, è avverso, carico di giudizio, incerto nell'offrire aiuto, ma lei non si arrende per questo. E' una donna molto forte, molto determinata e forse, in apparenza, inadatta ad essere la protagonista di un testo del genere, poiché trova la forza di seguire la sua volontà, quindi il dramma, o il lieto fine, sono opera sua.

Ben diversa la situazione di molte donne oggi ed allora, che si trovino in condizioni simili.

Rosa dai dubbi, consumata dalle ipotesi, la donna non ha un nome, non viene descritta, non ha un'identità, in modo da essere tutte le donne del mondo.

Il cardine del testo, a mio avviso è : caro bambino, io disprezzo questo mondo, è giusto che ti costringa a viverlo?

Originale ed azzeccatissima l'ultima parte del libro in cui i pensieri ed i giudizi degli "altri" vengono presentati in modo forte ed "ufficiale"

[spoiler]Viene allestito un tribunale, in cui il compagno della donna, il suo medico, la ginecologa, l'amica del cuore additano, difendono, sentenziano, portando a creare l'immagine più forte della società che al contempo accoglie e frusta l'individuo.[/spoiler]

Un testo breve, intenso, fondamentale.

« Ultima modifica: Maggio 18, 2015, 15:16:33 da Caramon77 »
Per lui ogni goccia che cadeva era un attimo che moriva. Sentiva il tempo scorrere dentro di lui, e ogni istante non poteva esser più ricatturato.


Al mondo ci sono solo 10 tipi di persone: quelli che capiscono il codice binario e quelli che non lo capiscono.

lori

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Re:[RECENSIONE] Lettera ad un bambino mai nato - Oriana Fallaci
« Risposta #1 il: Maggio 28, 2015, 21:24:50 »
Non conosco Oriana Fallaci direttamente da un suo libro, di lei ho sentito opinioni molto contrastanti.
Ok, è l'occasione buona con la "Lettera a un bambino mai nato"... non subito ma la leggerò.

Caramon77

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Re:[RECENSIONE] Lettera ad un bambino mai nato - Oriana Fallaci
« Risposta #2 il: Maggio 29, 2015, 08:57:37 »
L'importanza del testo dal punto di vista sociale e storico, l'importanza di conoscere questa autrice e la brevità ne fanno un libro da inserire nella lista dei "must".
Per lui ogni goccia che cadeva era un attimo che moriva. Sentiva il tempo scorrere dentro di lui, e ogni istante non poteva esser più ricatturato.


Al mondo ci sono solo 10 tipi di persone: quelli che capiscono il codice binario e quelli che non lo capiscono.