Ho da poco terminato da leggere l'ultima opera di Glenn Cooper. Si tratta di un thriller con le usuali caratteristiche a cavallo tra il mistico e lo scientifico (ma parliamo sempre di un lato scientifico ancora poco noto, legato alla fisica quantistica).
Da un punto di vista narrativo, la storia scorre molto fluidamente. Si legge veramente tutto di un fiato, fatto usuale quando si tratta di Cooper.
La struttura della narrazione è valida per un'abbondante metà del libro: buoni gli intrecci, caratterizzati bene i personaggi, collaudati i salti temporali che caratterizzano lo stile dell'autore. I problemi arrivano nella seconda metà : sembra scritta di fretta, tutta una rincorsa verso un finale prevedibile, dimenticando i salti di epoca. Un peccato, perché lo spunto da cui sviluppare la trama era veramente ingegnoso e poteva essere gestito meglio, soprattutto da un maestro come Glenn Cooper. Ecco, è proprio questo il nocciolo: da uno come lui, e con un'idea così brillante da sfruttare, mi sarei aspettato molto di più.
L'epilogo, a mio avviso, è un tentativo di recuperare un finale non all'altezza, ma non riesce ad aggiungere nulla in grado di cambiare il mio giudizio. E tale giudizio mi porta a dare una sufficienza, niente di più. Lo dico a malincuore, perché era un libro che aspettavo da tempo.