Autore Topic: [RECENSIONE] Lucky Man - M.J.Fox  (Letto 4515 volte)

Caramon77

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[RECENSIONE] Lucky Man - M.J.Fox
« il: Maggio 18, 2015, 12:35:46 »
"Lucky Man"
di M.J.Fox



Autobiografia del noto attore. Riporto la sinossi (sito IBS):

"Michael J. Fox, famoso protagonista della serie di "Ritorno al futuro", ci racconta la sua battaglia contro il morbo di Parkinson. Canadese di nascita ma statunitense di adozione, Michael J. Fox nasce a Edmonton il 9 giugno del 1961. All'età di dieci anni debutta alla televisione canadese e nel 1982 in quella americana come protagonista di "Casa Keaton". Al cinema, dopo una produzione Disney, viene scoperto e lanciato da Spielberg, nel 1985, nel ruolo di Marty McFly nel fortunato "Ritorno al futuro" di Robert Zemeckis. Nel 1991 gli viene diagnosticato il morbo di Parkinson, notizia che renderà pubblica soltanto nel 1998. Nello stesso anno incomincia a investire il suo tempo nella "Michael J. Fox Foundation for Parkinson's Research" da lui creata."

E la cover



A mio avviso quella sinossi è "tendenziosa". Pone infatti un attenzione particolare sul morbo che ha colpito Fox, quando nel libro tale disgrazia è solo una piccola parte della ricetta.

Abbiamo, invece, tanta speranza, all'inizio della carriera, tante delusioni, tentativi, qualche piccolo approfondimento su "Ritorno al Futuro" (poca roba) e molto di più su altre esperienze di recitazione. Poi abbiamo il Parkinson.

Se devo indicare il difetto principale di questo testo è la mancanza di emozione. Intendo da parte dell'autore. Non ci sono mai eccessi. Si veleggia sempre tra gli 80 ed i 120 all'ora, solo qua è là otteniamo qualcosina di più, ma è evidente che il talento dell'autore (se poi sia stato rimaneggiato da altri non so) non è nel trascinare con empatia il lettore e questo è strano, poiché come attore mi ha sempre trasmesso molto.

Fastidiosi anche i frequenti salti temporali, che possono confondere e spezzare il già flebile coinvolgimento.

E' però un testo comunque godibile, non solo per i fan. Viene illustrato l'universo del cinema e qualche dettaglio, qualche virgola su quel mondo e quel periodo sono gustosi. Non è mai scritto "male", non è mai complesso, insomma, non può fare schifo.

Personalmente lo posiziono poco oltre la sufficienza, con un eventuale punto in più se si è appassionati del personaggio.
« Ultima modifica: Maggio 18, 2015, 15:15:41 da Caramon77 »
Per lui ogni goccia che cadeva era un attimo che moriva. Sentiva il tempo scorrere dentro di lui, e ogni istante non poteva esser più ricatturato.


Al mondo ci sono solo 10 tipi di persone: quelli che capiscono il codice binario e quelli che non lo capiscono.